arte: prampolini, enrico. galleria nazionale d'arte moderna
Dizionario Arte,  Arte

Prampolini, Enrico (1894.1956)

Prampolini, Enrico (Moderna 1894-Roma 1956) pittore, scultore, scenografo, teorico dell’arte italiano.

Fin dalla prima mostra futurista alla Galleria Sprovieri di Roma (1914), svolse un ruolo di protagonista in tutte le avanguardie italiane, affiancando alla produzione artistica (Figura+finestra, 1914, Roma Galleria Nazionale d’Arte Moderna) un’attività di divulgazione con le riviste Avanscoperta (1916) e Noi (1917-25), e di proposta teorica con i manifesti Cromofonia (1913), Scenografia e coreografia futurista (1915), L’arte meccanica (1922), Dalla pittura murale alle composizioni polimateriche (1934) ecc.

Prampolini, Enrico

Occupò una posizione preminente e originale nel futurismo degli anni tra le due guerre, con una produzione caratterizzata da una sorta di sincretismo avanguardistico che era andata assumendo di volta in volta i caratteri dei movimenti europei che fiancheggiava: dada nel 1917, Novembergruppe nel 1919, e poi Section d’Or, Bauhaus, De Stijl, Cercle et Carré, Abstraction-Création.

Dal futurismo (Dinamica cromatica di una ballerina, 1914, Roma Collezione A. Prampolini) agli «automatismi polimaterici» in cui il colore viene arricchito da intrusioni sabbiose, all’aeropittura, alle «visioni cosmiche» di matrice surrealista (L’automa quotidiano, 1930, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), alle composizioni astratto-costruttiviste (Anatomia concreta, 1951, Milano, Museo del Novecento), costante della poetica di Prampolini è l’intento di conferire massima oggetivazione all’esperienza interiore («lirismo plastico») attraverso l’individuazione delle componenti acustiche, tattili, motorie e psichiche della sensazione visiva.

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