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Premier League: il Tottenham esonera Nuno e chiama Conte

Tottenham-Conte, l’ora della verità. Gli Spurs scelgono l’ex Inter dopo l’esonero di Nuno

Il Tottenham ha scelto: via Nuno, dentro Conte. Sono ore frenetiche oltremanica, in particolare nei dintorni di Tottenham, il quartiere londinese dove ha sede l’omonima squadra. Questo fine settimana, infatti, gli Spurs hanno deciso per l’esonero di Nuno Espirito Santo. Il ds del Tottenham Fabio Paratici, congedato Nuno, ha immediatamente contattato l’ex tecnico di Juventus e Inter Antonio Conte. L’allenatore salentino, secondo il giornalista di SkySport Gianluca Di Marzio, sarebbe già sbarcato nella Capitale britannica per delineare il progetto sportivo e dunque gli obiettivi stagionali. Secondo le prime indiscrezioni, Conte sarà legato al Tottenham da un contratto fino al 2023. Addio dunque all’ipotesi Newcastle, ora in mano a una cordata con il fondo saudita Pif come socio.

Antonio Conte, il ritorno a Londra: una sfida alla portata o l’ennesima follia?

Il ritorno di Antonio Conte in Inghilterra, al Tottenham precisamente, è letto da visioni contrastanti. I detrattori dell’allenatore italiano vedono questa scelta come una perdita di tempo, giacché il club londinese sono anni che non aggiorna la sua bacheca dei trofei.

L’ultimo è stato la Coppa di Lega inglese nel 2008. Dall’altra parte gli estimatori puntano proprio l’accento sul fatto del “digiuno” di vittorie troppo lungo. Il Tottenham, infatti, non vince un campionato da ben 60 anni (l’ultima volta fu nel 1961). Colpisce ancora di più il fatto che gli Spurs stessi lo abbiano richiamato, dopo dei colloqui poi arenatisi la scorsa estate a seguito dell’addio di Mourinho. Troppo esose erano le sue richieste per il mercato. Ora Conte torna all’ombra del Big Ben con una nuova casacca: riuscirà in questa nuova impresa (folle per molti) a tornare a far sorridere i tifosi Spurs?

Conte Re Mida: può il Tottenham diventare come Chelsea, Juventus e Inter?

L’attesa di Conte al Tottenham si fa sempre più palpitante. Per l’ennesima volta, il tecnico leccese deve prende in mano una squadra che non vince da molto tempo. Ovunque è andato, infatti, ha trasformato le squadre dopo la sua presenza non sono state più le stesse.

La prima che sperimentò questa “rinascita” fu la Juventus, reduce da anni difficili post-Calciopoli. L’arruolamento di Conte portò nell’annata 2011-12 a vincere uno scudetto che mancava da tempo, aprendo così l’inizio di un lungo ciclo concluso proprio con il 19° titolo dell’Inter dell’anno scorso. Allenatore? Ancora Conte, ça va sans dire. Nel mezzo però a lui era toccata anche la sfida di un campionato dominato in Inghilterra nell’annata 2016-17 con il Chelsea.

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