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Presidente della Repubblica: ruolo e poteri della massima carica istituzionale in Italia

Verso il nuovo Presidente della Repubblica: che ruolo ricopre?

Il prossimo 24 gennaio il Parlamento si riunirà per eleggere la nuova figura che ricoprirà il ruolo di Presidente della Repubblica. Si tratta della massima carica istituzionale nel nostro Paese, che va a coordinare e rappresentare tutti e tre i poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. Il suo mandato ha una durata di sette anni.

La Costituzione stabilisce che possa essere candidato alla Presidenza qualsiasi cittadino italiano che abbia compiuto 50 anni di età e goda dei diritti civili e politici.

Il mandato di Sergio Mattarella ha scadenza il giorno 3 febbraio. Alla fine del mese, a seguito delle votazioni del Parlamento, verrà scelto il nome di colui che andrà a ricoprirne il ruolo. Dunque, sono settimane decisive le prossime quando si aprirà in via definitiva la partita per il Quirinale.

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Il ruolo del Presidente della Repubblica nella Costituzione

L’articolo 87 della nostra Costituzione dichiara che “il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale”. Si stabilisce, inoltre, nell’articolo 91, che al momento dell’elezione il nuovo presidente prima di assumere le sue funzioni, presti giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune.

Sono in tutto 19 gli articoli che riguardano il ruolo del Capo di Stato e ne regolamento i numerosi poteri. Tra i più importanti, egli ha la facoltà di nominare il Presidente del Consiglio e i ministri proposti da quest’ultimo, ma anche i senatori a vita, i cinque giudici costituzionali, i prefetti, i segretari generali dei ministeri e i più alti gradi militari.

Non solo. Può anche convocare e sciogliere le Camere, promulgare leggi, comandare le forze armate e ha potere di grazia. Il ruolo del Presidente può essere interpretato in diversi modi, più largo o più stretto: questo dipende molto dalla personalità del singolo e dai partiti al governo. Più sono inconsistenti, più i poteri del Presidente si estendono.

Nel febbraio 2015, mentre Sergio Mattarella si recava in Parlamento per prestare giuramento, alla domanda di un giornalista che chiese “Presidente, è felice?”, egli disse: «Non si tratta di questo». Infatti, nel suo ultimo discorso di fine anno Mattarella ha chiarito in cosa consiste questo ruolo. «Credo – ha sottolineato – che ciascun Presidente della Repubblica, all’atto della sua elezione, avverta due esigenze di fondo: spogliarsi di ogni precedente appartenenza e farsi carico esclusivamente dell’interesse generale, del bene comune come bene di tutti e di ciascuno. E poi, salvaguardare ruolo, poteri e prerogative dell’istituzione che riceve dal proprio predecessore».

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Le 12 personalità che hanno ricoperto il ruolo di Presidente della Repubblica

Dalla nascita della Repubblica Italiana, con la promulgazione della Costituzione del 1947, ad oggi i Presidenti in carica sono stati 12. Colui che verrà nominato a fine mese costituirà quindi il tredicesimo.

Enrico De Nicola fu il primo, eletto nell’ambito dell’Assemblea costituente e rimasto in carica per pochi mesi. Era un liberare monarchico e De Gasperi, allora al capo del governo, dovette insistere perché accettasse l’incarico. Alla fine De Nicola aveva risposto: «M’inchino alla volontà popolare». Il suo successore fu Luigi Einaudi, il primo ad essere stato eletto dal Parlamento.

Seguirono poi Giovanni Gronchi, Antonio Segni, il quale si dimise anticipatamente a causa di un ictus, e Giuseppe Saragat. I successivi furono poi Giovanni Leone, Sandro Pertini e Francesco Cossiga. Quest’ultimo, come Leone, dovette lasciare la carica prima del termine del mandato a causa di alcuni contrasti con i media e il Parlamento.

Vennero poi eletti in sequenza Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Quest’ultimo è stato l’unico a ricevere l’elezione per un secondo mandato, nel 2013, conclusosi però due anni dopo con le dimissioni. Nel 2015 vi è stata l’elezione di Sergio Mattarella, il quale ha già confermato che non si ricandiderà per un altro mandato, nonostante le pressioni di alcuni partiti e l’ampio apprezzamento ottenuto dai cittadini italiani.

Nella storia dell’Italia non è mai avvenuta l’elezione di una donna alla Presidenza della Repubblica. Quest’anno, infatti, Aidda, associazione delle donne imprenditrici, ha lanciato una petizione per chiedere che una figura femminile ricopra il ruolo di Capo dello Stato.

 

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Editor: Susanna Bosio

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