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Moda

Prima giornata della Milano Fashion Week Uomo 2022/23: si parte con Zegna e Dsquared2

Milano in delirio per il primo giorno di Fashion Week dedicata alla moda uomo. Aprono le danze Zegna e Dsquared2

Venerdì 14 gennaio, l’inizio di una nuova settimana della moda milanese. Dopo il successo indiscusso di Pitti Uomo, si aprono i sipari della Milano Fashion Week Uomo 2022/23. E anche se Capasa conferma la massima sicurezza per le sfilate in presenza, tra gli stilisti crescono i dubbi. D’altronde, la curva dei contagi parla da sé, portando in molti ad optare per show interamente in digitale.

E così, anche questa edizione della kermesse della moda milanese si presenta come un ibrido, figlio dell’era Phygital. Ma tra digital e physical, la Milano Fashion Week Uomo 2022/23 è il simbolo della ripartenza per la capitale della moda, ormai punto comune tra marchi della Penisola e d’oltre Oceano. Tra Zegna e Dsquared2, i riflettori sono puntati sulla settimana della moda milanese e sui primi 6 brand che sfileranno oggi venerdì 14 gennaio.

Chi sfila alla prima giornata della Milano Fashion Week Uomo 2022/23?

Una giornata ibrida, come già menzionato. Non solo per il phygital, ma per le differenze culturali che i 6 brand portano con sé. Milano è ormai un melting pot, una metropoli pienamente globalizzata. Dove la moda all’italiana è solo uno dei molteplici tasselli che lo compone.

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Zegna autunno/inverno 2022

Ce lo dimostra la line-up della prima giornata della Milano Fashion Week Uomo 2022/23. Zegna apre le danze alle 15.00, portando l’alta sartoria italiana nella capitale lombarda, seguito da uno show digital di Husky alle 16.00. Ribalta le aspettative della tradizione Dsquared2 alle 17.00, il brand di streetwear ironico e spigliato. Non mancano gli appuntamenti con il romagnolo Federico Cina e 44 Label Group alle 18.00 e alle 19.00. Chiude l’attesissimo debutto di 1017 Alyx 9SM di Matthew Williams, direttore creativo di Givenchy che porta la sua impronta americana nelle passerelle milanesi alle 20.00.

Zegna si adatta alla realtà Phygital

“Un sentiero che vale la pena percorrere”. È questo il messaggio del team di Zegna per la nuova collezione autunno/inverno 2022 del brand italiano. Al diavolo i classici completi maschili, i blazer con cravatte e papillon, i mocassini alla Wall Street. Zegna si reinventa, e così anche Antonio Sartori, con uno sguardo verso il futuro.

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Zegna autunno/inverno 2022

“Continuo a guardare il mondo attraverso la lente di Zegna. La realtà che viviamo oggi richiede adattabilità; ci chiede di essere tutti fluidi. Tradurre questa idea in abiti significa costruire un linguaggio di forme e texture che cresce e si consolida nel tempo, rispondendo alle esigenze del momento. la nozione di ibrido è un concetto che continuo a esplorare, perché c’è un progresso nel cancellare le categorie fisse” – Antonio Sartori

Lo show in phygital si ramifica, viaggiando dall’Oasi Zegna a Milano. Proprio nel centro della città, il Duomo viene occupato dalle magnifiche coreografie di Sadeck Berrabah, portando capi genderless in rosso e nero ad esibirsi di fronte alla capitale della moda. Sugli innevati monti lombardi, bianco e nero si sovrappongono. Borse tote oversize e giacche duster in nero contrastano con la raffinatezza della maglieria in crema e panna. Yin e yang, come d’altronde l’impronta industrial e l’alta sartoria italiana, entrambi presenti nella collezione autunno/inverno 2022 di Zegna. Un brand fedele al suo DNA, ma sempre più interessato alle nuove tendenze.

Lo styling di Dsquared2: irriverente o inappropriato?

Per l’autunno/inverno 2022 Dsquared2 non si concede limiti. Gli stilisti canadesi Dan e Dean Caten stravolgono le regole dello streetwear. Stavolta con uno styling insaziabile di eccentriche nuances e riferimenti culturali. All’apparenza quasi fuori controllo: piumini su giacche di pelle, su maglioni, su felpe oversize, su pantaloni in denim, coronati da zaini sponsorizzati da Invicta.

La collezione presentata alla Milano Fashion Week Uomo 2022 si palesa come un miscuglio eclettico di ispirazioni. Resta però un denominatore comune: stravolgere le regole. Cambiare le prospettive della moda da strada attraverso capi dalle tonalità irriverenti, bermuda paillettati e sneakers destrutturate.

 

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Ma il duo canadese rischia di cadere nella trappola dell’appropriazione culturale. Alla collezione autunno/inverno 2022 non mancano infatti rimandi alla tradizione andina con poncho, cappelli e stivali comunemente usati in quell’area geografica. Ma soprattutto colmano ogni angolo della collezione le stampe tipiche della tradizione peruviana e cilena. Non è la prima volta: la collezione autunno-inverno 2015 presentava indumenti che combinavano decorazioni tribali, appropriandosi indebitamente dei disegni aborigeni. Creerà ancora controversie l’ispirazione ad altre culture?

Di Michele Micera

 

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