Arte

PRIMAVERA ALLA PORTE CON IL FAI

 

Oltre novemila luoghi aperti, trecento ottanta località e venti regioni. Venticinque parchi, giardini e boschi. Trenta aeree archeologiche, ventiquattro accademie, mostre concerti e spettacoli. Questa solo una piccola parte dei numeri delle Giornate di Primavera del Fai

Un fine settimana perfetto, al di là della quotidianità alla riscoperta del patrimonio artistico italiano. Un evento che si ripresenta nella sua ventiquattresima edizione, che se nell’anno passato ha convinto otto milioni e mezzo di persone ad approfittarne, quest’anno promette di raddoppiare le presenze grazie agli apprendisti ciceroni e volontari disponibili per visite guidate speciali fra luoghi segreti e tesori nascosti. Alcuni aperti solo per l’occasione.

Ad Aosta, per esempio, si potrà visitare in esclusiva l’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, uno spazio che si estende per circa un ettaro e conserva preziosi reperti a partire dal III millennio. Mai aperta al pubblico e riportata alla luce nel 1969 custodisce stele antropomorfe e lastre monolitiche di roccia o marmo lavorate in modo da rendere riconoscibili parti della figura umana attraverso forme geometriche. A Napoli la visita è d’obbligo alle Catacombe di San Gaudioso. Qui il barocco si rimescola a preesistenze paleocristiane, dove alla fine del 1500 i frati Domenicani accolsero le sepolture di alcuni nobili napoletani. A Roma, si potrà entrare negli spazi dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio e nella Villa del Sovrano Militare Ordine di Malta sull’Aventino con gli interventi architettonici di Giovanni Battista Piranesi. Matera, ancora,  si andrà alla scoperta della Chiesa di Santa Maria della Valle, chiusa al pubblico da moltissimi anni; sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia sarà aperto il Teatro Verde della Fondazione Cini, il luogo che ha ospitato le più importanti compagnie di ballo del mondo. A La Spezia, invece, aperto il Deposito rotabili storici di Fondazione FS Italiane, un edificio costruito nel 1936  dove sono conservati in perfetto stato il treno del Presidente della Repubblica originario degli anni Trenta, littorine del periodo fascista, locomotive a vapore e addirittura un’antica stazione con sala d’aspetto, ricostruita con pezzi originali. A Milano, oltre l’Albergo Diurno, sarà eccezionalmente aperto il Padiglione Reale della Stazione Centrale, pensato per la famiglia reale nel 1931 è oggi un gioiello nascosto tornato all’antico splendore.

Queste solo alcune delle iniziative legate alle giornate di Primavera, molte altre possono essere consultate su sito del Fai, oppure tramite l’app geolocalizzata per iOS e Android che riconoscerà la posizione dell’utente e indicherà la mappa dei luoghi più vicini da visitare. Molti riservati ai solo iscritti alla Fondazione, che per diffondere la cultura si affida anche a un piccolo contributo tramite sms al 45599. Visitati i luoghi, inoltre, basterà usare i tag #giornatefai e #faicambiarelitalia, sarà un modo per far scoprire i tesori nascosti.

 

 

24° Edizione. Giornate Fai di Primavera

sabato 19 e domenica 20 marzo

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