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Primo blocco del gas verso l’Europa: l’Ucraina chiude un ingresso a causa dell’occupazione russa

L’Ucraina sospende il gasdotto russo verso l’Europa. Prima volta dall’inizio della guerra

Primo blocco del gas verso l’Europa. È la prima volta che la guerra ha un’impatto sulla fornitura di gas naturale: l’Ucraina da oggi è costretta a sospenderne il flusso verso l’Europa.

Come conseguenza il prezzo del gas ha subito un rialzo in Borsa. Per quanto riguarda il nostro Paese, per il momento non si registrano rallentamenti nel sistema italiano sul fronte delle forniture di gas.

Primo blocco del gas verso l’Europa: interferenza delle forze di occupazione russe

L’operatore della rete del gas naturale ucraino ha interrotto il trasporto di gas russo attraverso Sokhranivka, aggiungendo che le spedizioni attraverso il suo hub di Novopskov, in un’area controllata dai separatisti sostenuti da Mosca, sarebbero state tagliate a causa dell’interferenza delle “forze di occupazione“.

L’Ucraina, importante via di transito per il gas russo verso l’Europa, ha detto che sospenderà il flusso di gas attraverso un punto di transito che, a suo dire, fornisce quasi un terzo del carburante convogliato dalla Russia all’Europa attraverso l’Ucraina, incolpando Mosca per la mossa e dicendo che avrebbe spostato i flussi altrove.

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Blocco gas verso l’Europa: il sistema di trasporto del gas ucraino sospende la rotta di Sokhranivka

GTSOU, che gestisce il sistema del gas dell’Ucraina, ha detto che avrebbe fermato le spedizioni attraverso la rotta di Sokhranivka da mercoledì, dichiarando la “forza maggiore“, una clausola invocata quando un business è colpito da qualcosa al di fuori del suo controllo.

L’amministratore delegato di GTSOU, Sergiy Makogon, ha aggiunto che le forze di occupazione russe hanno iniziato a prendere il gas in  transito attraverso l’Ucraina e a inviarlo a due regioni separatiste sostenute dalla Russia nell’est del paese.

L’azienda ha, inoltre, sottolineato che non poteva operare alla stazione di compressione del gas Novopskov a causa “dell’interferenza delle forze di occupazione nei processi tecnici”. I flussi del gas potrebbero essere temporaneamente reindirizzati al punto di interconnessione fisica di Sudzha situato nel territorio controllato dall’Ucraina. Ma Gazprom, che ha il monopolio delle esportazioni di gas russo via gasdotto, ha detto che era “tecnologicamente impossibile” spostare tutti i volumi al punto di interconnessione Sudzha più a ovest, come proposto da GTSOU.

 

Editor: Vittoria Ferrari

 

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