protezione vaccino Covid dopo 5 mesi
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Protezione vaccino Covid dopo 5 mesi cala al 39%

La protezione del vaccino anti Covid dopo 5 mesi cala dal 74 % al 39%. Il rischio morte per i No vax è 16 volte più alto che dopo la terza dose

La protezione del vaccino Covid dopo 5 mesi scende troppo rapidamente, fino al 39%. Con la terza dose, la protezione contro lo sviluppo di sintomi gravi risale al 93%. I non vaccinati rischiano la morte 16 volte più dei vaccinati con tre dosi

Dati sulla situazione epidemiologica attuale

L’istituto superiore della sanità, ha pubblicato un report sulla situazione epidemiologica attuale. A livello europeo è caratterizzata da:

Livelli di incidenza elevati e in rapida crescita, mentre il tasso di mortalità continua a crescere lentamente. Sebbene i Paesi con coperture vaccinali più basse siano quelli più severamente colpiti, ci sono evidenze dell’aumento della preoccupazione anche nei Paesi con coperture vaccinali più elevate: la variante Omicron viene rilevata in un numero crescente di Paaesi dell’Ue, alcuni dei quali ora segnalano la trasmissione comunitaria.

In Italia nelle ultime settimane si è notato un aumento dell’incidenza settimanale in tutte le fasce d’età, ma dalla seconda decade di ottobre si osserva un aumento dell’incidenza nelle fasce d’età 0-19 anni. Nel dettaglio, nella classe di età 6-11 anni si evidenzia una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con una impennata nelle ultime due settimane. Risulta particolarmente importante procedere con le vaccinazioni per questa fascia d’età.

Dati sulla protezione del vaccino Covid

Il report spiega che l’efficacia complessiva dei vaccini nell’evitare il contagio è, al momento, del 65%; contro le ospedalizzazioni dell’88,7%; nell’evitare i ricoveri in terapia intensiva, del 93,5%; nell’evitare i decessi dell’89,2 per cento.

Ma dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale anti Covid (dunque dopo due dosi dei vaccini Pfizer, Moderna o AstraZeneca, o dopo una di vaccino Johnson & Johnson) si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire il contagio, in corrispondenza di tutte le fasce d’età:

in generale, l’efficacia nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 74% (con ciclo completo entro 5 mesi) a 39,6% (con ciclo completo da oltre 5 mesi).

Vanno però segnalate due note importanti: da un lato, rimane comunque alta l’efficacia nel prevenire i casi più severi di malattia; è del 93% in chi è vaccinato da meno di 5 mesi, e cala all’84% nei vaccinati la protezione del vaccino Covid dopo cinque mesi.

Dall’altro, l’efficacia nel prevenire la diagnosi e casi di malattia severa risale rispettivamente al 76,7% e al 93% nei soggetti vaccinati con la terza dose.

Nello stesso report, si legge che il rischio di morire di un non vaccinato è 16,6 volte maggiore rispetto a un vaccinato con la terza dose; è di 11,1 volte maggiore di un vaccinato da meno di 5 mesi; è di 6,9 volte superiore a quello di un vaccinato da più di 5 mesi che non ha ancora ricevuto la terza dose.

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