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Arte

Proust, a 101 anni dalla sua morte lo ricordiamo con il suo capolavoro “Recherche”

Oggi è l’anniversario dei 101 anni dalla morte di una personalità fondamentale per la poesia e la letteratura internazionale: Marcel Proust. Nel 2022 si festeggiava il centenario della morte di Marcel Proust, scomparso il 19 novembre 1922 a 51 anni, avendo messo la parola “Fine” al suo romanzo Recherche, alla ricerca del tempo perduto.

Proust, a 101 anni dalla sua morte, nel 2023 lo ricordiamo con il suo capolavoro Recherche, alla ricerca del tempo perduto

Bastino due esempi: in francese l’espressione madeleine de Proust designa per antonomasia un oggetto che evoca ricordi del passato. Il paese di Illiers, in Normandia, ha cambiato nome in Illiers-Combray per aderire meglio al luogo in cui il narratore trascorre l’infanzia.

Perché e come ricordare e capire Proust

A luglio 2021, in occasione dell’anniversario della nascita di Proust, sono molte le iniziative che lo ricordano: in Italia Garzanti ha appena pubblicato Il corrispondente misterioso, una raccolta di novelle finora rimaste inedite, mentre al museo Carnavalet di Parigi turisti e cultori potranno visitare una ricostruzione della stanza in cui fu scritta la Recherche. 

Un intellettuale a tutto tondo, scrittore, saggista e critico letterario. Il suo bagaglio culturale fu quello della poesia francese di fine Ottocento e dei suoi traguardi, da Baudelaire a Rimbaud, da Verlaine a Mallarmè, abbinata all’intima consapevolezza di una sottile e solida identità tra stato d’animo e natura.

Il suo genio sarà sempre identificato con la monumentale opera Alla ricerca del tempo perduto, pubblicato in sette volumi tra il 1913 e il 1927. Sette volumi che saranno una preziosa occasione di creare uno specchio esistenziale nei confronti di chi leggerà, era infatti questa la sua liberatoria visione della scrittura nei confronti di qualsiasi lettore.

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Le opere di Marcel Proust e come avvicinarsi alla sua letteratura

Una narratività che possiamo definire circolare. Le tremila pagine de Alla ricerca del tempo perduto, in realtà quasi quattromila, aprono il cerchio con queste emblematiche parole «Longtemps, je me suis couché» e lo chiudono con queste altre «dans le Temps».

Proust ha sempre affermato che l’inizio e la fine dell’opera sarebbero stati scritti in simultanea. La circolarità è metafora di una nuova dimensione temporale, un tempo che con uno slancio erotico possiamo governare.

Sentimenti filiali di un matricida è un’opera di Proust da leggere in poche ore, è un articolo di giornale. Si tratta di un fatto di cronaca: il 24 gennaio 1907 Henri van Blarenberghe, esponente dell’alta borghesia parigina, uccide la madre per poi spararsi. Il direttore del Figaro, sapendo che si trattava di un conoscente di Proust, lo incarica di scriverne; nella notte, dalle 2 fino alle 8 del mattino, Proust compose questo testo sconvolgente.

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