Putin: corrono le voci di un possibile golpe per mano dei servizi segreti russi
Putin crea malcontento tra i servizi segreti, ma quanto rischia?
In Russia starebbe crescendo sempre di più il dissenso contro la guerra in Ucraina. In particolare, si vocifera un possibile golpe da parte dei servizi segreti russi contro il presidente Putin. A rivelarlo sarebbe stato uno whistleblower dell’Fsb, agenzia di spionaggio di Mosca, erede del Kgb di era sovietica. La notizia è stata riportata da Vladimir Osechkin, attivista russo che ha reso note le crescenti tensioni all’interno del cerchio di fedelissimi dello Zar.
I servizi segreti contro Putin
Sono particolarmente evidenti le difficoltà in cui si trova ora l’esercito russo. Il Pentagono e l’intelligence britannica continuano a confermare i problemi logistici e le perdite sempre più numerose tra i soldati di Putin. Questo non fa altro che aumentare la rabbia e lo scontento nei confronti del presidente, che ha condotto la Russia all’interno di questo “pantano ucraino”.
Secondo la talpa, il conflitto in Ucraina sarà “peggio che in Cecenia“. Questa informazione arriva dallo stesso whistleblower che lo scorso 4 marzo aveva riferito a Osechkin di una previsione che non lasciava spazio ad alcun dubbio: la guerra in Ucraina sarà un “fallimento completo” e porterà il regime di Putin al collasso.
Putin perde fiducia tra i servizi segreti russi
I dirigenti dell’Fsb sono anche frustrati per le sanzioni occidentali rivolte al Paese, che impediscono loro di continuare lo stile di vita piuttosto privilegiato cui erano abituati. Infatti, ora non possono recarsi nelle loro residenze all’estero o “portare i figli a Parigi per Disneyland“.
Non solo. Lo stesso Putin starebbe rivolgendo le proprie accuse all’Fsb per i cattivi risultati che la guerra sta dando, che nei suoi piani doveva durare poche settimane. Questo aspetto sta creando ancora più malcontento tra i dirigenti del servizio segreto, diventati una sorta di capro espiatorio per “giustificare” l’impantanamento militare.
Come spiega Osechkin, la stabilità del regime russo si basa soprattutto su una rete di potere e lussuosi privilegi. “Per vent’anni – ha riportato – Putin è riuscito a dare stabilità al Paese permettendo alle persone del sistema, servizi segreti, giudici, poliziotti, di fare la bella vita. Ora le sanzioni occidentali mettono in crisi l’economia nazionale, il rublo è crollato e l’Fsb non vuole tornare a vivere come durante l’Unione Sovietica”.
Possibile golpe contro Putin da parte dei servizi segreti
Sempre secondo Osechkin, alla luce di questo clima di scontentezza, gli agenti Fsb sarebbero presto pronti a mettere in discussione il regime putiniano qualora fosse necessario. “Ogni settimana e ogni mese che la guerra si prolunga, la possibilità di una ribellione dei servizi segreti aumenta”, sottolinea l’attivista russo.
A confermare l’ipotesi è l’assenza dalla scena pubblica, ormai da qualche settimana, del ministro della Difesa Sergej Shoigu, considerato un fedelissimo del cerchio di Putin. La sua scomparsa coinciderebbe con la pubblicazione da parte della figlia di una foto dove lei stessa indossa i colori dell’Ucraina.
L’11 marzo, inoltre, due dirigenti dell’Fsb sono stati arrestati e messi ai domiciliari. Altri 20 agenti hanno invece subito perquisizioni. Non vi è tra questi la talpa, la cui identità non è comunque data a sapere. L’unica traccia che lascia di sé è la firma #nonsiamotuttisadisti.
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Editor: Susanna Bosio
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