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Putin è pronto alla minaccia nucleare: l’analisi del Pentagono. Qual è il livello di rischio?

La minaccia nucleare è dietro l’angolo: cosa potrebbe succedere?

La possibilità che Vladimir Putin possa ricorrere alla minaccia nucleare contro l’Occidente si alza se l’Ucraina continua a resistere all’invasione russa.

Questa è l’ultima analisi della Defense Intelligence Agency (Dia) del Pentagono. Il direttore Scott Berrier ha spiegato che Mosca probabilmente farà sempre più affidamento al proprio deterrente nucleare, con il fine di proiettare la sua forza sul pubblico in patria e all’estero. Sarebbe una conseguenza dell’indebolimento progressivo delle forze convenzionali russe di fronte alla resistenza ucraina.

Ma in cosa consiste la minaccia nucleare? E quanto dovremmo preoccuparci?

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La preoccupazione per la minaccia nucleare russa

Non c’è solo l’ultimo rapporto dell’intelligence americana a preoccupare sulle prossime evoluzioni della guerra in Ucraina. Infatti, in generale gli Usa non credono che ci si possa aspettare una de-escalation del conflitto da parte della Russia. Secondo il segretario di Stato Antony Blinken, la Russia starebbe preparando il terreno per degli attacchi chimici o biologici sotto falsa bandiera. E a lanciare l’allarme è la possibilità che la Cina consideri di aiutare Putin in questa guerra.

Nelle ultime settimane abbiamo già assistito a una rapida escalation della retorica nucleare. Putin, infatti, ha posizionato il proprio arsenale nucleare sul primo gradino di allarme. E cioè, ha ordinato alle proprie forze nucleari di tenersi pronte. Una mossa di certo preoccupante, ma per il momento non così elevata.

La vera cosa grave, infatti, è che lo Zar non ha di fatto utilizzato i canali di comunicazione ufficiali, informando prima gli Stati Uniti. Ha semplicemente preso la propria decisione, diventando un nemico nucleare meno prevedibile.

La minaccia nucleare di Putin: strategia?

Nei giorni scorsi, intanto, è stata mandata una lettera dalla talpa dell’Fsb, organo di sicurezza russo, a Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio. Nella lettera si leggono parole preoccupanti in merito all’escalation nucleare e viene descritto il peggior scenario immaginabile.

L’invasione dell’Ucraina è l’inizio di una terza guerra mondiale. Saranno usate armi nucleari e verrà colpito il cuore dell’Europa. Se l’Occidente non cancellerà le sanzioni imposte alla Russia, il Cremlino si preparerà a lanciare missili ai Paesi vicini come la Polonia e le Repubbliche baltiche.

Parole che destano preoccupazione, ma su cui rassicura Heloise Fayet, ricercatrice del Centro sugli studi di sicurezza dell’Istituto francese di relazioni internazionali. Come spiega, in generale nel mondo esiste un permanente stato di dissuasione tra le più grandi potenze in possesso di armi nucleari.

Secondo Fayet, quindi, il gesto di Putin di elevare la preoccupazione sul nucleare non è altro che “un segnale strategico mandato alla comunità internazionale, per ricordare che la Russia è una potenza nucleare e se vuole può attivare lo stato di allerta delle proprie forze militari”.

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La spiegazione della minaccia nucleare russa

Dunque, una strategia utilizzata da un Paese che in questo momento si sente fortemente minacciato da altre nazioni. Anche Hans Kristensen, direttore del Progetto di informazione nucleare presso la Federazione di scienziati americani, concorda su questo punto. E spiega: “Si tratta di un atto che mira a spaventare l’avversario, facendogli sapere che se usa le sue armi contro di te, tu hai la possibilità di contrattaccare facendogli forse un danno maggiore. Questo è l’equilibrio della deterrenza“.

Le tensioni in tutto il mondo e in Europa sono comunque giustificate di fronte all’entità dell’arsenale nucleare russo. Putin possiede, infatti, la cosiddetta “triade nucleare“. Cioè è in grado di attaccare per via terrestre, aerea e navale.

 

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Editor: Susanna Bosio

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