Putin sarà in call con gli AD delle aziende italiane. Intanto le tensioni con Usa e Ue continuano
Mentre continuano le tensioni tra Cremlino, Stati Uniti ed Europa, oggi è prevista una call tra Putin e gli ad delle maggiori aziende italiane per discutere dei legami economici bilaterali
Oggi mercoledì 26 gennaio è prevista una call, una videoconferenza, che vede la partecipazione di Vladimir Putin con gli amministratori delegati delle maggiori aziende italiane. La call è stata organizzata all’insaputa della Farnesina e sarà indipendente rispetto alle tensioni geopolitiche. Sarà un’occasione per mantenere il dialogo. Un funzionario del governo italiano ha affermato che l’evento è stato “un’iniziativa privata che non prevede la partecipazione di personalità legate alle istituzioni pubbliche”. L’incontro non avrà a che fare con ciò che sta accadendo in Ucraina e le sanzioni contro la Russia.
PUTIN E LA CALL CON LE MAGGIORI AZIENDE ITALIANE: L’IDEA DI TRANI
La crisi in Ucraina continua e le tensioni con gli Stati Uniti e l’Europa continuano. Ma Vladimir Putin oggi incontrerà lo stesso i ceo delle maggiori aziende italiane. Saranno presenti alla conference call gli ad di Eni, Pirelli e Generali e non solo, per discutere dei legami economici bilaterali.
L’incontro è idea di Vincenzo Trani, presidente della Camera di commercio italo-russa e fondatore di Delimobil, la società di car sharing con Matteo Renzi nel Consiglio di Amministrazione. L’ultimo meeting, nell’ottobre 2018, era avvenuto in occasione del vertice bilaterale tra il presidente russo e Giuseppe Conte.
I PARTECIPANTI DELLA CONVENTION
Alla convention con il Presidente della Russia Vladimir Putin parteciperanno Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni; Francesco Starace, amministratore delegato di Enel; Andrea Orcel, amministratore delegato del gruppo bancario UniCredit; Antonio Fallico, presidente Russia di Intesa Sanpaolo, la più grande banca italiana; e Philippe Donnet, capo del gruppo assicurativo Generali. Tra i presenti prenderanno parte anche figure di spicco delle società statali russe tra cui il capo del colosso petrolifero Rosneft Igor Sechin e Kirill Dmitriev, capo del Fondo di investimento diretto russo. Il comitato d’affari italo-russo, istituito con il supporto dei governi russo e italiano, è co-guidato da Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato del produttore di pneumatici Pirelli, e Dmitry Konov, capo del produttore petrolchimico Sibur.
I RAPPORTI TRA CREMLINO, USA E RUSSIA
Nonostante i rapporti tra Cremlino, Usa e Russia oggi la convention ci sarà e Putin incontrerà in call le maggiori aziende italiane. E magari sarà anche un modo per risanare i rapporti. Da una parte, comunque, abbiamo Usa e Gran Bretagna più decise: la strada giusta contro la Russia è quella più ardua con le sanzioni economiche. Mentre l’Ue frena. Lunedì scorso, infatti, il presidente del Consiglio Mario Draghi partecipò ad una videoconferenza con il presidente degli Usa Joe Biden e gli alleati della Nato per discutere della risposta occidentale al rafforzamento militare della Russia. Come aveva già ribadito in diverse occasioni, il premier ha affermato che i legami commerciali rendono difficilmente percorribile l’ipotesi di gravi sanzioni. L’Ue, infatti, acquista oltre il 40% del suo fabbisogno di gas proprio dalla Russia. Quindi forse è meglio andarci piano.
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