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Quale sarà il destino del governo? L’ipotesi di un Draghi bis è sempre più lontana

Ancora quattro giorni per capire quale sarà il destino della politica italiana: Draghi confermerà le dimissioni?

Crisi di Governo: a quattro giorni dall’appuntamento di Mario Draghi al Senato, ancora nulla è stato deciso. Sono giorni di tensione per la politica italiana: a confronto ci sono diversi scenari, in base alla scelta che prenderà il Presidente del Consiglio. Ma quale sarà il destino del governo?

Sergio Mattarella non ha accolto le dimissioni del premier. Dunque Draghi parlerà alle Camere mercoledì 20 luglio: in Senato al mattino poi a Montecitorio. Ma l’ipotesi di un Draghi bis si fa sempre più lontana. Il Presidente del Consiglio sembra non voglia ritornare sui suoi passi, nonostante le sollecitazioni che gli arrivano da più parti.

Lo scioglimento delle Camere, la fine del governo Draghi e il voto a settembre o a ottobre resta, quindi, lo scenario più plausibile.

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Crisi di governo: le posizioni dei partiti

Intanto, i partiti stanno trattando per scongiurare una crisi politica nazionale.

Matteo Salvini e Silvio Berlusconi definiscono i grillini degli «irresponsabili». In una nota congiunta, l’ex premier e il leader della Lega scrivono: «Continueremo a difendere gli interessi degli italiani con serietà e coerenza».

Mentre il Pd con Enrico Letta lavora per convincere Mario Draghi ad andare avanti, ma non si illude. Anche Matteo Renzi ha dichiarato: «Spero che accetti di rilanciare la sua leadership almeno fino al 2023».

Giorgia Meloni, invece, spera che questo sia il momento giusto per ricorrere alle urne: «Le elezioni soltanto adesso, per i sondaggi favorevoli: lo diciamo da tempo, quando c’erano altri numeri. Senza una maggioranza coesa a sostenere il governo, arrivano solo compromessi al ribasso e spreco di risorse. Senza riforme. Tre governi diversi e i risultati li vediamo».

Movimento 5 stelle nel caos: le tensioni interne

Il Movimento 5 stelle è nel caos, lacerato dalle tensioni interne. Tre sono le strade messe in discussione dai pentastellati: uscire dal governo, restare oppure prepararsi a votare la fiducia.

Oggi, 16 luglio alle 10, ci sarà un nuovo Consiglio nazionale. Tra i pentastellati si discute sul ritiro dei ministri prima dell’incontro con Mario Draghi alle Camere, ma Federico D’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento, si oppone ancora una volta. Anche Luigi Di Maio ha avvertito: «Ritirare i ministri, sarebbe uno strappo insanabile».

Nessuno dei 5 stelle si aspettava che Mario Draghi seguisse la strada delle dimissioni, che, invece, sono arrivate. Dunque, quale strada sceglieranno di percorrere i grillini?

 

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Editor: Vittoria Ferrari

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