Quale sarà la sorte dei 265 soldati evacuati da Azovstal?
Cosa succederà ai soldati evacuati da Azovstal e alle persone rimaste all’interno dell’acciaieria? La Duma vuole una risoluzione per definirli “terroristi”
Ieri 265 militari sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol dopo 82 giorni di battaglia. Ma quale sarà ora la loro sorte?
Quale sarà la sorte dei 265 soldati evacuati da Azovstal
Sono 265 i soldati ucraini che ieri hanno lasciato l’acciaieria Azovstal a Mariupol. Ma quale sarà il loro destino adesso? Dopo 82 giorni di bombardamenti la resistenza ucraina che reggeva agli attacchi russi all’interno della fabbrica ha deciso di arrendersi. Una vittoria per i russi, ma una scelta necessaria per l’Ucraina.
«Abbiamo bisogno di eroi vivi», ha, infatti, affermato nelle ultime ore il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky annunciando l’evacuazione e, quindi, la resa dei soldati assediati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol.
Ma la sorte dei reduci in mano ai russi rimane ancora incerta. Novoazovsk e Olenivka (territorio sotto il controllo della Repubblica separatista di Donetsk) sono le città raggiunte dai militari ucraini e qui sono arrivati gli ultimi bus. Stando alle dichiarazioni di Mosca i militari feriti arrivati a Novoazovsk sono stati curati.
E non solo il destino dei soldati evacuati da Azovstal non è ancora chiaro, ma anche quello dei soldati rimasti nei tunnel dell’acciaieria.
E quante sono le persone che non sono state ancora evacuate?
Terrorismo e ergastolo: cosa rischiano i soldati di Azovstal
Secondo alcune fonti, sembra che per la Duma questi militari ucraini siano dei «terroristi». E in quanto tali non possono essere oggetto di scambio con i prigionieri russi.
Il presidente della Duma Vyacheslav Volodin ha, infatti, sottolineato: «I criminali nazisti non dovrebbero essere scambiati, ma processati».
La procura generale ha chiesto alla Corte suprema di riconoscere gli Azov come «organizzazione terroristica», mentre il deputato della Duma, Sultan Khamzaev ha chiesto l’ergastolo: «Credo che dopo aver fornito loro le cure mediche necessarie, tutti i nazionalisti dovrebbero essere condannati alla pena più grave per i crimini che hanno commesso».
Kiev: «Ci sono ancora molte persone ad Azovstal»
«Ci sono ancora molte persone rimaste ad Azovstal e continuiamo a negoziare per farle uscire da lì» a dichiararlo alla Bbc il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar, affermando che l’operazione di salvataggio dell’acciaieria sarà conclusa solo quando tutti i difensori di Mariupol raggiungeranno i territori sotto il controllo ucraino.
Per il vice ministro di Difesa ucraino, gli appelli dei politici di Mosca a processare per crimini di guerra alcune delle persone dalle acciaierie «sono stati fatti molto probabilmente per la propaganda interna della Russia».
Editor: Vittoria Ferrari
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