Spettacolo

QUANDO BOWIE DIVENTÒ ZIGGY

 

Era il 24 aprile del 1972, David Bowie, viveva ancora a Haddon Hall. Aveva appena finito di registrare Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, il primo singolo Starman sarebbe uscito pochi giorno dopo. La tempesta Bowie doveva ancora scoppiare, nonostante fosse già preparata dall’artista. Geniale, ogni singolo dettaglio del personaggio era già stato pensato, quello che proprio il 24 aprile avrebbe immortalato Michael Jutland.

Costruita la scenografia, dipinto il soffitto di casa, Bowie accoglieva il fotografo indossava l’abito disegnato insieme all’amico stilista Freddy Buretti, quello che poi sarebbe diventato un simbolo di Ziggy Stardust.

Un personaggio che avrebbe influenzato non solo il mondo della musica, ma della cultura in genere con il suo stile. Lo sa bene Michael Jutland che lo seguì spesso con la sua macchina fotografica. Ebbe la fortuna di raccontare la storia. Ventisette scatti, del prima e dopo Ziggy, in mostra alla ONO Arte Contemporanea di Bologna ne parlano. Ci conducono, soprattutto, nel periodo della trilogia berlinese, un momento culminante, dal punto di vista creativo, umano e personale, della carriera dell’artista recentemente scomparso.

 

Bowie before Ziggy. Fotografie di Michael Putland
Fino al 30 aprile
ONO arte contemporanea

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