Dizionario Arte

Quarenghi, Giacomo Antonio Domenico

Architetto italiano. Iniziò gli studi di pittura a Bergamo e nel 1763 si trasferì a Roma per proseguirli sotto la guida di Raphael Mengs e Stefano Pozzi. Qui nacque in lui l’interesse per l’architettura, stimolato dallo studio dell’antico e coltivato grazie ai viaggi a Firenze, Verona, Mantova e Venezia, durante i quali eseguì rilievi degli edifici progettati da Palladio, Bramante, Giulio Romano e Sanmicheli. Una serie di suoi disegni raffiguranti opere di Claude Nicolas Ledoux, Etienne Louis Boullé, Jacques Gondoin, Inigo Jones e Robert Adam testimoniano inoltre un contemporaneo aggiornamento sul linguaggio *neoclassico internazionale. Nel 1779 venne nominato architetto di corte di Caterina II e si trasferì a San Pietroburgo, divenendo uno dei massimi esponenti dell’architettura neoclassica russa tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Tra le più importanti realizzazioni si ricordano: il Teatro dell’Ermitage (1783-1787), l’Accademia delle Scienze (1783-1789) e la Banca di Stato (1783-1790) a San Pietroburgo e l’ospedale ëeremetev (1794-1807) a Mosca. Tutti i suoi progetti sono caratterizzati da nitidezza e armonia, unite a un raffinato disegno dei dettagli, soprattutto negli interni, e da un riutilizzo sapiente degli ordini architettonici classici. Nascita: Rota d’Imagna 1744; Morte: San Pietroburgo 1817

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