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Musica,  Spettacolo

Radiohead in Israele 17: la polemica continua

Stasera il concerto dei Radiohead a Tel Aviv. Agli strali di Roger Waters, Thom Yorke e compagni replicano con il coinvolgimento dei musicisti israeliani Dudu Tassa e Ben Tzur

Tutto pronto per il concerto della discordia. I Radiohead suoneranno stasera allo Yarkon Park di Tel Aviv.

Un live, in cui presenteranno gli inediti di Ok Computer, boicottato da star e persone comuni, che hanno visto nella scelta della band un esplicito ‘outing’ in favore della politica del Paese. Gli ultimi strali della polemica hanno visto sugli scudi l’ex Pink Floyd Roger Waters, noto per la sua militanza pro-Palestina, e assai aspro con Yorke e compagni.

Ma i Radiohead non si sono fatti intimidire dai pressanti inviti a rinunciare ala data del tour. Anzi, hanno pensato ancora più in grande, inserendo nel programma dello show, come opening act, il cantante Dudu Tassa e il poeta e compositore isrealiano Shye Ben Tzur. Un messaggio evidente di dialogo inter-culturale con due artisti disposti a vedere nella musica e nella cultura mezzi per superare ogni barriera, come ribadito recentemente in un’intervista dello stesso Tassa a Variety.

Sopratutto coinvolgendo Tassa, i Radiohead hanno fatto una scelta precisa. Il cantautore israeliano, infatti, un tempo esponente del cosiddetto ‘Hebrew Rock’, si esibisce rileggendo e riadattando le radici profonde della tradizione musicale degli ebrei iracheni. Anche attraverso strumenti musicali dell tradizione araba.

L’amore di Tzur per i Radiohead, ricambiato, è stato a prima vista. “Mi sono innamorato della loro creatività. Ascoltando la loro musica ho l’impressione che i loro fan non possono che essere aperti mentalmente. I Radiohead fanno musica di ogni tipo, e mi piace pensare che la gente che li segue è sia dotata dello stesso tipo di mentalità”.

Roger Waters, Brian Eno e altri musicisti ‘impegnati’ sono ben consapevoli dei possibili significati progressisti dell’operazione-Radiohead in Israele. Quello che criticano è altro. L’apparente ipocrisia della band, che dovrebbe dichiararsi partigiana di una o dell’altra fazione in guerra costante. Ma da questo scontro si evince sopratutto la differenza generazionale e di mentalità tra i musicisti. Tra Waters, vero e ultimo cantore in rock degli oltranzismi politici del ‘900. E all’opposto dello spettro i Radiohead, simbolo musicale dell’ultima generazione perduta, lontana da ogni grande ideologia accomunante.

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