Dizionario Arte

Raeburn, Henry

Il principale ritrattista scozzese del suo tempo, attivo soprattutto a Edimburgo. Dopo aver lasciato la scuola fu messo a bottega da un orafo, e sembra che in pittura sia stato in gran parte autodidatta. Tra il 1784 e il 1786 visitò l’Italia (passando per Londra, dove pare abbia incontrato Reynolds), ma in quest’epoca aveva già elaborato un suo stile personale: una delle sue opere migliori, Il reverendo Robert Walker pattina a Duddin (National Gallery, Edimburgo), tradizionalmente è fatto risalire al 1784. Dipingeva direttamente sulla tela, senza disegno preparatorio, e la sua pennellata vigorosa e audace poteva essere straordinariamente efficace nel rendere il carattere psicologico del personaggio. Aveva anche una predilezione per gli effetti di luce vividi e bizzarri (William Glendonwyn, 1795 ca, Fitzwilliam Museum, Cambridge) e talvolta mostrava una sensibilità particolare nel ritrarre le donne (Isabella McLeod, Mrs James Gregory, 1798 ca, Fyvie Castle, Aberdeenshire, National Trust). A volte, tuttavia, la sua abilità tecnica degenerava in vuoto virtuosismo. Nel 1822, in occasione della visita di Giorgio IV a Edimburgo, fu nominato cavaliere e ritrattista di Sua Maestà per la Scozia. Poiché i suoi clienti erano tutti in Scozia, non sentì la necessità di competere con Lawrence e Hoppner a Londra (anche se dopo la morte di quest’ultimo nel 1810 prese in considerazione l’idea di trasferirsi nella capitale), e nella storia della ritrattistica britannica è rimasto una figura isolata e forse sottovalutata. Nascita: Stockbridge 1756; Morte: Edimburgo 1823

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