Dizionario Arte

Ramsay, Allan

Pittore scozzese, attivo soprattutto a Londra, dove fu il principale ritrattista dal 1740 circa fino all’apparizione di Reynolds a metà degli anni Cinquanta del Settecento. Studiò a Edimburgo e Londra, e poi dal 1736 al 1738 in Italia (per un certo periodo a Napoli con Solimena). Al ritorno a Londra portò un tocco cosmopolita alla ritrattistica inglese. Le sue figure di donne possiedono una grazia indubbiamente francese (Ritratto della moglie, 1755, National Gallery, Edimburgo) e in questo campo continuò a essere un serio rivale di Reynolds. Fu preferito a Reynolds dalla famiglia reale e nel 1767 fu nominato principale ritrattista di Giorgio III. Ma dopo che nel 1773 si ferì al braccio destro in un incidente, decise di smettere di dipingere (anche se la sua bottega continuò a produrre copie di ritratti reali) e si dedicò ad altri interessi. Era figlio del poeta Allan Ramsay ed ereditò le inclinazioni letterarie del padre. Negli ultimi anni si dedicò alla scrittura di opuscoli politici, all’archeologia classica (rivisitò Roma tra il 1754 e il 1757 e ancora tra il 1775 e il 1777) e alla conversazione. Fu una figura di rilievo nei circoli letterari e Samuel Johnson disse di lui: “Non si può trovare un uomo dalla conversazione più istruita, informata ed elegante”. Nascita: Edimburgo 1713; Morte: Dover 1784

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