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Referendum 2022, come si vota dall’estero?

DOMENICA 12 GIUGNO 2022 SI TERRANNO 5 REFERENDUM ABROGATIVI SULLA GIUSTIZIA. ECCO LE INFORMAZIONI PER VOTARE DALL’ESTERO.

Domenica 12 giugno 2022 i cittadini italiani aventi diritto di voto saranno chiamati a votare cinque referendum abrogativi sulla giustizia. Ma come si fa a votare dall’estero? Se sto studiando o lavorando all’estero temporaneamente posso votare lo stesso per il referendum? Ecco tutte le informazioni utili per votare dall’estero.

 

Per avere informazioni sul referendum del 12 giugno e su tutti i quesiti proposti, clicca sul link di seguito: Referendum giustizia, si vota il 12 giugno: cosa propongono i cinque quesiti

Per un’analisi dettagliata dei quesiti: Referendum giustizia: il testo e il significato del primo quesito sulla legge Severino, Referendum giustizia, i cinque quesiti: il testo e il significato del secondo sulle misure cautelari; Referendum giustizia: testo e contenuto del terzo quesito sulla separazione delle carriere dei magistrati; Referendum giustizia, i quesiti: testo e significato del quarto sui membri laici dei Consigli giudiziari

Voto per i cittadini italiani residenti all’estero

I cittadini italiani residenti all’estero, che non hanno optato per il voto dall’Italia, possono votare per corrispondenza al referendum, esprimendo il voto su schede inviate al loro indirizzo di residenza estero. Nel caso in cui un residente all’estero si trovi per ragioni di studio, lavoro o cure mediche in un altro Paese diverso da quello di residenza può votare per corrispondenza nel Paese in cui è al momento domiciliato.

. Secondo la legge 6 maggio 2015, n.52, in occasione di elezioni politiche o referendum nazionali, è prevista la possibilità di votare per corrispondenza all’estero per gli elettori italiani (ed i loro familiari conviventi) che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi, nel quale compresa la data della votazione. Per i familiari conviventi degli elettori temporaneamente all’estero la legge, ai fini del diritto al voto per corrispondenza, non prevede il requisito del periodo di tre mesi di temporanea presenza all’estero.

I cittadini residenti temporaneamente all’estero devo comunicare al comune di iscrizione elettorale la volontà per il voto all’estero che deve pervenire al comune entro e non oltre l’11 maggio.

. La legge ritiene che chi svolge il Servizio civile all’estero rientri senz’altro tra gli elettori temporaneamente all’estero aventi diritto al voto per motivi di lavoro.

Come si vota per corrispondenza?

Gli Uffici consolari inviano all’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero le buste con le schede referendarie non oltre le ore 16, ora locale della propria residenza all’estero, del giovedì antecedente la data stabilita per le votazioni in Italia, unitamente agli elenchi degli elettori ammessi al voto per corrispondenza.

Procedura di voto:

  • Si esprime il voto sulle schede referendarie tracciando un segno sulla risposta prescelta e, comunque, nel rettangolo che la contiene. Successivamente, si ripongono le schede nella relativa busta piccola e la si chiude.
  • Si inserisce nella busta grande affrancata il tagliando staccato dal certificato elettorale la busta piccola contenente le schede.
  • Infine, si spedisce la busta grande al Consolato competente.

Chi invia le schede elettorali per il voto per corrispondenza?

Il Ministero dell’Interno consegna al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale  il modello della scheda elettorale non più tardi del ventiseiesimo giorno antecedente la data della votazione in Italia.

Gli Uffici consolari spediscono ….con il sistema postale più affidabile e, ove possibile, con posta raccomandata, o con altro mezzo di analoga affidabilità….”, al domicilio di tutti gli elettori, non oltre diciotto giorni prima della data stabilita per le votazioni in Italia, un plico contenente:

  • il certificato elettorale;
  • le schede dei cinque referendum e la relativa busta piccola, nonché una busta grande preaffrancata recante l’indirizzo dell’Ufficio consolare competente;
  • un foglio esplicativo delle modalità di voto.

Come avviene lo scrutinio dei voti all’estero?

Le schede votate dagli elettori all’estero vengono spedite in Italia dai Consolati per via aerea. Le buste, dunque, vengono presi in consegna dall’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero presso il quale, sulla base dell’elenco degli elettori fornito dal Ministero dell’Interno, vengono istituiti seggi elettorali per lo scrutinio delle schede pervenute.
Le operazioni di scrutinio iniziano alla medesima ora dello spoglio dei voti espressi nei seggi istituiti sul territorio nazionale, e cioè alle ore 23 di domenica 12 giugno.

 

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Editor: Lorenzo Bossola 

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