Renzi intervistato a Non è l'arena
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Le bugie di Renzi: Massimo Giletti intervista a “Non è l’arena” il senatore

Le bugie di Renzi. Il senatore una volta amato da tutti, ma oggi messo sotto assedio

Matteo Renzi negli ultimi giorni si trova al centro di continui scontri. Il senatore presente in puntata a “Non è l’arena” il 18 novembre 2021, condotto da Massimo Giletti.

RENZI AGLI OCCHI DI GILETTI

“C’era una volta un giovane Presidente del Consiglio venerato da tutti, oggi è un senatore sotto assedio però lui non molla. C’era una canzone di Guccini che diceva “spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato.” Così Massimo Giletti presenta in puntata il senatore e presidente di Italia Viva Matteo Renzi.

RENZI E L’INCHIESTA OPEN

Sulla questione Open, Bersani poco prima dice “Renzi non poteva fare del partito la propria cassa, e della cassa il proprio partito”

Il senatore controbatte: “A Pierluigi vorrei dire che prima di parlare di me e di finanziamenti alla politica dovrebbe avere il coraggio di dire come mai lui prendeva i soldi legittimi ma soldi da Riva a Taranto. Se anziché finanziare lui e la sua campagna elettorale quei soldi fossero andati per fare delle operazioni per Taranto e per l’ambiente. Io i soldi li ho portati con il mio Governo mettendo le risorse per andare a sistemare Taranto. Quando Bersani parla di finanziamento alla politica, dovrebbe ricordarsi che prima di parlare dovrebbe ricordarsi che cosa ha fatto lui sia a  Taranto sia nella gestione dei soldi del partito, perché quando era segretario del PD, e costava un sacco di soldi perché c’erano centinaia di persone assunte.”

Renzi sembrava si stesse un po’ incartando e così Giletti lo blocca e gli dice “Bersani dice però che ci sono dei soldi che lei ha utilizzato per la sua attività politica, questo volevo dirle”

Il senatore sostiene che “Sono soldi per un’iniziativa che si chiama “Leopolda”, venerdì ci sarà l’undicesima edizione. Poi ci sono dei soldi per un referendum che è il referendum costituzionale, ma la cosa bella di questa indagine è che non si tratta di andare a capire che soldi sono, perché sono tutti tracciati, mentre in passato ai tempi della prima repubblica qui c’è tutto un atteggiamento molto preciso. Noi mettevamo le carte di credito perché tutti potessero vedere dove andavano questi soldi.”

IL CONTO CORRENTE INTERCETTATO

Riguardo ai fatti degli ultimi giorni che riguardano il conto corrente del senatore, Renzi si esprime così:

“Se quelle intercettazioni sono state prese in modo legittimo o no, non c’è niente che mi preoccupi, se loro pensano che siano utili a processo fanno bene, ma devono rispettare la Costituzione. Hanno preso il mio conto corrente. Ci tanti soldi, non ho problemi a dirlo. Soldi dichiarati, c’è la dichiarazione dei redditi. Però hanno preso il mio conto. Se non puoi farlo e lo fa lo Stato e non è legittimo c’è un problema. Questo è un elemento molto impattante sulla privacy delle persone. Se uno ha un figlio e non lo vuole far sapere?”

“Siete persone che fate politica quindi dovete essere trasparente” sostiene però Giletti.

“Io non sono d’accordo che chi fa il parlamentare possa essere intercettato o pedinato” contrattacca Renzi.

NOMINE RAI

Il Presidente del M5s Giuseppe Conte che ha annunciato “Non andremo più in tv”, il Senatore cerca di spiegare la scelta presa dal movimento di non presenziare.

“Sette anni fa il M5s diceva no alla lottizzazione della Rai, oggi si lamenta perché non ha partecipato. Tutte le volte che Giuseppe Conte fa una uscita, è più facile che il Movimento 5 Stelle si distrugga entro questa legislatura” dice Renzi.

Il conduttore, però, mette subito le cose in chiaro al senatore:

“Però la politica vuole avere il controllo! Le nomine sono politiche e basta. Sembrate tutti vergini e martiri!” 

 

Editor: Vittoria Ferrari

 

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