Report e l’inchiesta sulla strage di Capaci: la Dia revoca il decreto di perquisizione
La Dia ritira la perquisizione. Ranucci: «La procura indaga da 30 anni sui mandanti esterni»
La Dia – Direzione investigativa antimafia – di Caltanissetta si è presentata ieri alla redazione del programma di Rai Tre Report e a casa dell’inviato delle trasmissione Paolo Mondani su mandato della Procura di Caltanissetta.
La perquisizione della Dia è scattata il giorno successivo la messa in onda della del servizio La bestia nera, che ripercorreva i trent’anni della strage di Capaci e i possibili legami tra gli estremisti di destra e la mafia.
Il procuratore Salvatore De Luca ha dichiarato che la perquisizione eseguita dalla Dia nei confronti di «un giornalista che non è indagato», punta a «verificare la genuinità delle fonti».
I giornali di oggi raccontano quanto accaduto dopo la messa in onda dell'inchiesta di Paolo Mondani "La bestia nera" sul possibile rapporto tra stragi di mafia e estremismo di destra. Ieri la Dia ha revocato il decreto di perquisizione al giornalista.#Report @LaRepubblica_it pic.twitter.com/yOthf6S2cS
— Report (@reportrai3) May 25, 2022
Delle Chiaie dietro la strage di Capaci. Ma la Procura smentisce
Durante la puntata si parlava della presenza di Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia Nazionale, organizzazione neofascista, nei luoghi della strage di Capaci, citando, inoltre, il collaboratore di giustizia Alberto Lo Cicero e la sua ex compagna. Delle Chiaie sarebbe stato visto un mese prima della bomba. Il servizio ipotizzava anche l’intreccio che poteva legare criminalità organizzata ed estrema destra in quel periodo.
Ma secondo il conduttore del programma Sigfrido Ranucci la procura di Caltanissetta è «da 30 anni che sta indagando sui mandanti esterni della strage di Capaci. Che cosa ha trovato finora? Zero. Ogni volta sentiamo dire che sono coinvolti soggetti esterni alla mafia, ma mai nessuno che faccia i nomi. Io mi chiedo quali siano realmente le indagini in piedi su mandanti esterni alla mafia».
Stando, invece, alle dichiarazioni del procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca, «Lo Cicero sia nel corso delle conversazioni intercettate, che nel corso degli interrogatori da lui resi, al pubblico ministero e ai carabinieri, non fa alcuna menzione di Stefano Delle Chiaie».
«Sono tutte circostanze «totalmente smentite dagli atti, che possono comunque causare disorientamento e profonda ulteriore amarezza nei congiunti delle vittime». Il procuratore parla anche di «macroscopica fuga di notizie su atti posti in essere da altro ufficio giudiziario».
Ranucci: «Ritirato il decreto di perquisizione»
«La Dda di Caltanissetta ha ritirato il decreto di perquisizione a casa di Paolo Mondani e presso la redazione di Report avvenuto questa mattina dopo l’inchiesta di ieri sera» ad annunciarlo sui social il conduttore del programma Sigfrido Ranucci, che aggiunge: «Report nell’inchiesta di Paolo Mondani ha denunciato la presenza del leader di Avanguardia Nazionale, Stefano Delle Chiaie nei luoghi della strage di Capaci».
#Report
Ritirato il decreto di perquisizione.Ringrazio l'@Usigrai, il presidente della @FnsiSocial @BeppeGiulietti, e ognuno che oggi ha fatto sentire la propria voce a tutela della inviolabilità delle fonti dei giornalisti, e quindi del diritto dei cittadini a essere informati pic.twitter.com/dJj19KMdVt
— Vittorio di Trapani (@vditrapani) May 24, 2022
Editor: Vittoria Ferrari
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