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Report: le anticipazioni sulle inchieste del 4 gennaio

Oggi in prima serata torna su Rai 3 Report con una speciale puntata

Report – anticipazioni puntata 4 gennaio

Dopo la pausa della scorsa settimana, dovuta alle feste natalizie, alle 21:20 sul terzo canale verrà trasmessa una nuova puntata di Report. Il 21 dicembre, ultimo giorno in cui era andato in onda, l’attenzione era tutta rivolta alla pandemia. Dalla sua gestione in Regione Campania da parte del governatore De Luca alla questione scolastica, passando per i misteri che avvolgono l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Avevamo infine visto il progetto olandese sullo studio delle acque reflue per potenziare lo screening della popolazione.

Il programma di giornalismo investigativo condotto da Sigfrido Ranucci questa sera si concentrerà invece su un pezzo di storia importante del nostro Paese: la trattativa stato-mafia.

Report, anticipazioni 4 gennaio – le stragi mafiose

Nella puntata del 4 gennaio il team di Report ricostruirà, per la prima volta in televisione, il ruolo delle Istituzioni italiane nelle stragi degli anni Ottanta e Novanta. La maxi inchiesta, curata in particolare Norma Ferrara, Alessia Pelagaggi e Roberto Persia, dovrebbe intitolarsi “Le menti raffinatissime“.

Il programma approfondirà la trattativa stato-mafia attraverso documenti e testimonianze inediti, con particolare attenzione alle stragi di Bologna del 1980 e a quelle del ’92 e del ’93. Per queste ultime la Procura di Firenze ha indagato tre volte per concorso in strage anche Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri – l’ultima indagine è ancora in corso.

L’attentato alla stazione bolognese che uccise 85 persone e ne ferì oltre 200, avvenuto alle 10:25 del 2 agosto di 41 anni fa, è uno dei più gravi della storia del dopoguerra. Sembra che esso sia collegato alle bombe di Capaci e di via D’Amelio in cui furono uccisi anche Falcone e Borsellino. Poco dopo la prima strage, avvenuta a maggio, il Ministero di Grazia e Giustizia, indagando sul computer di Giovanni Falcone, scoprì infatti che erano stati eliminati alcuni file.

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L’agenda rossa di Paolo Borsellino

Alcuni protagonisti dei piani eversivi di quegli anni, collaboratori di giustizia e magistrati come Nino Di Matteo racconteranno a Report vicende inconfessabili. Mafia, neofascisti, massoneria, terroristi e servizi segreti deviati per anni avrebbero contribuito ad alimentare una strategia stragista per minare alla democrazia italiana. E, nella trasmissione, si farà luce sul ruolo ricoperto dagli uomini dello Stato nella pianificazione ed esecuzione delle stragi.

Una cruda verità a cui, dopo l’inizio della trattativa tra Riina e i Carabinieri, intermediata da Ciancimino, era probabilmente arrivato anche Paolo Borsellino. Diversi elementi portano infatti a questa conclusione, uno fra tutti, la sparizione dell’agenda rossa che il magistrato portava sempre con sé. E che conteneva tutti gli indizi sulle indagini da lui svolte in prima persona sull’attentato del 23 maggio 1992.

Qualcuno, a quanto pare, sa dov’è finita quella importante agenda: si tratta di Salvatore Baiardo, che rivela che essa è “in più mani”. Andrà infatti in onda un’intervista esclusiva al favoreggiatore della latitanza dei fratelli Graviano, in cui egli racconterà di vari incontri a cui ha partecipato. In primis, uno ad Orte proprio su quell’agenda rossa, che avrebbe visto lui stesso. E poi altri, a partire dal ’91, tra i Graviano, Dell’Utri e Berlusconi.

Report, i messaggi scabrosi rivolti su Internet al conduttore

Report cercherà di aggiungere un nuovo tassello alla ricostruzione della vicenda, di tutte quelle vicende che ancora oggi pesano come un macigno sulla coscienza collettiva del nostro Paese. Ma, prima ancora della messa in onda della puntata, dure minacce sono state indirizzate sui social a Sigfrido Ranucci. A farle partire è stato l’ex capo di segreteria di Gianni Alemanno al ministero delle politiche agricole, Francesco Biava. Con termini molto pesanti e offensivi, alimentati anche dai suoi followers, ha scritto questo riguardo al conduttore di Report.

“Domani vomiterai le tue menzogne, da una rete pubblica, senza che nessun contraddittorio sia possibile, pagato con i soldi del nostro canone, in perfetto stile staliniano”.

Il programma ha condannato tale post e ha riportato anche altri messaggi minacciosi rivolti a Ranucci, come quello che gli augura di “essere travolto in pieno da un tir e rimanere un vegetale”.

La trattiva stato-mafia, dopo decine di anni, continua ad essere avvolta da uno spesso strato di ombre e omertà. È necessario continuare a indagare affinché giustizia venga fatta.

Lo speciale appuntamento con Report che ci porterà alle origini delle stragi mafiose vi aspetta oggi alle 21:20 su Rai 3, canali 3 o 503 del digitale terrestre. In alternativa, MAM-e.it vi ricorda che potete vederlo in streaming su RaiPlay.

Autore: Chiara Anastasi

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