Report: Marco Mancini, la spia che ha incontrato Renzi in autogrill
Report: l’inchiesta su Marco Mancini, la spia che ha incontrato Matteo Renzi in autogrill
Nella puntata di ieri, Report ha mandato in onda un’inchiesta riguardante l’incontro tra Matteo Renzi e Marco Mancini in un autogrill lo scorso 23 dicembre. La scena sarebbe stata ripresa da un insegnante che per caso si trovava nello stesso luogo. Questo incontro sta facendo molto discutere: infatti, in un momento delicato per la politica italiana, in cui cominciavano le manovre per la caduta del governo Conte, Renzi incontrava un agente così di rango come Mancini.
Chi è Marco Mancini, lo 007 su cui Report ha indagato
Marco Mancini è stato dirigente del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), l’agenzia di servizi segreti che si occupa dell’interno e degli esteri. La sua è stata una carriera piuttosto brillante, anche all’interno del Sismi, servizio segreto militare, di cui è diventato capo della Divisione Spionaggio. Ha avuto una notevole esposizione mediatica nel 2005, riportando in Italia la giornalista Giuliana Sgrena del Manifesto dopo il suo sequestro in Iraq. Nel 2013, invece, venne condannato a nove anni per sequestro di persona, l’imam Abu Omar, ma la sentenza venne poi annulla dalla Cassazione.
Ad oggi, Mancini è caporeparto del Dis, ma questo ruolo gli va stretto. Infatti, è da tempo che punta a una posizione più operativa, nell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna) o nell’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna). Oppure, come vicedirettore del Dis, al fianco del direttore Gennaro Vecchione. Nonostante gli appoggi e le buone possibilità, Conte avvia un giro di poltrone ma Mancini rimane nel suo ruolo.
Nei giorni successivi, comincia il bombardamento di Matteo Renzi sulla cybersecurity e sulla delega governativa ai servizi segreti. Renzi insiste che Conte passi la delega ad un sottosegretario. Ciò avviene solo nel gennaio 2021, ma è già troppo tardi perché pochi giorni dopo cadrà il governo.
L’attacco di Italia Viva a Report
Proprio nella giornata della messa in onda di Report, il partito di Renzi Italia Viva ha presentato un’interrogazione parlamentare firmata da Luciano Nobili. Al suo interno si denuncia una presunta fattura di 45 mila euro ad una società del Lussemburgo che Report avrebbe pagato per realizzare i suoi servizi contro Renzi. Nell’interrogazione si presume che la Rai compri informazioni con i soldi degli Italiani per i suoi programmi d’inchiesta.
Il conduttore di Report Sigfrido Ranucci ha immediatamente risposto: “Si tratta di fango: Report in 25 anni non ha mai pagato una fonte e soprattutto non realizza servizi contro. Il nostro unico editore è il pubblico che paga il canone”.
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Editor: Susanna Bosio
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