Rhed: il misterioso artista è il figlio di Madonna e Guy Ritchie
Dopo aver vissuto per anni all’ombra di mamma Madonna e papà Guy Ritchie, oggi il figlio della cantante di Like a virgin e del regista di Aladdin è pronto a vivere sotto ai riflettori e a iniziare a splendere.
Rhed: il misterioso artista è Rocco, figlio di Madonna e Guy Ritchie
In arte Rhed, Rocco Ritchie si sta affermando nel mondo dell’arte contemporanea. Probabilmente il suo pseudonimo non ha aiutato del tutto a nascondere la sua vera identità, ma comunque viene descritto come l’astro nascente della pittura londinese.
Rhed è Rocco Ritchie: come si è scoperto?
Fin quando si è parlato di un artista con uno pseudonimo, nessuno si era fatto domande. Molti scelgono la strada del mistero, per mantenere la privacy ma anche per evitare situazioni spiacevoli, dovute magari ad un passato o una storia travagliata. La piattaforma “PageSix” ha scoperto l’identità di Rocco Ritchie.
Ma la vera domanda è: quanto hanno influito i famosissimi genitori di quest’ultimo, alias Rhed, per diventare e soprattutto essere considerato uno dei talenti più promettenti dell’arte anglosassone e del genere neo-espressionista.
Che Ritchie sia Rhed è difficile da discutere: hanno la stessa età, sono cresciuti nelle stesse città, hanno frequentato la Central Saint Martins e la Royal Drawing School. Come se non bastasse, nel 2020, Madonna e Guy Ritchie si sono persino riuniti, a sorpresa, al Tanya Baxter Contemporary, insieme ai loro partner e ai loro figli, per una mostra anonima.
A questo punto verrebbe da chiedersi quali dei centinaia dei complimenti erano genuini e onesti, e quanti erano dettati dalla sua fama? Erano davvero rivolti alla sua arte, o i critici cercavano di arrivare ai celebri genitori dell’artista? Considerando che fino alla rivelazione di PageSix non si sapeva chi fosse in realtà Rehd, potremmo attribuire alla sua arte le lodi ricevute.
Rhed: la sua arte, a chi si ispira, critiche
Rocco Ritchie, alias Rhed, prende evidente ispirazione a Lucian Freud, Francis Bacon, Paula Rego ed Helmut Newton? E i cui lavori, spesso venduti a circa 30mila sterline l’uno sinora, sono stati paragonati dalla King’s Road gallery addirittura a Jean-Michel Basquiat e Banksy?
«Avendo un background culturale eclettico, con un’infanzia trascorsa tra New York e Londra, i suoi dipinti trasudano una miscela avvincente di innocenza e sicurezza». Queste le parole che si leggono nei cataloghi della galleria di Rehd. Mentre in una dichiarazione l’artista riporta di sentirsi «affascinato dal mondo interiore ed esteriore, specialmente nel punto in cui si incontrano». Il messaggio dei suoi dipinti è che c’è «bellezza nella lotta della vita».
Molto più severo invece il critico d’arte del «Guardian» Jonathan Jones. Descriveva i dipinti di Rhed (prima di conoscerne l’identità) come «goffi sforzi adolescenziali senza alcun segno di originalità o vigore. Ovviamente questo non significa che non diventerà un artista migliore con il tempo.
La pittura richiede lavoro. Sembra quindi un peccato che Rhed sia stato messo esposto al pubblico quando non è, a questo punto, un vero artista. Questi daub (pennellate, imbrattamenti) sono roba amatoriale, che imitano vagamente Picasso o Modigliani. Avrebbero potuto essere fatti da un milione di giovani».
Insomma, secondo Jones e i gli altri scettici di “Rhed”, in Rocco Ritchie non ci sarebbe niente di originale, e la sua unica fortuna sarebbe quella di essere figlio di Madonna. Molti altri critici invece lo lodano e dicono sia il futuro della pittura. Lasceremo il giudizio finale agli appassionati di arte.
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