Dizionario Arte

Riemenschneider, Tilman

Riemenschneider, Tilman. Scultore tedesco attivo a Würzburg, dove si stabilì nel 1483. Con Stoss fu il principale scultore tedesco tardo gotico, e fu a capo di una grande bottega (le cui attività sono molto ben documentate). Lavorò con la pietra e soprattutto con il legno, e fu il primo scultore tedesco a realizzare sculture in legno non *policrome (anche se non erano completamente prive di colore, perché usava una vernice pigmentata e colorava dettagli come occhi e labbra).

Il suo stile era elaborato ma anche equilibrato e armonioso, privo del patetismo estremo spesso presente nell’arte tedesca del periodo. Ricoprì vari ruoli nell’amministrazione della città, e nel 1525 fu imprigionato per un breve periodo e forse torturato perché era tra i consiglieri che si erano rifiutati di sostenere l’uso della forza contro i ribelli delle rivolte contadine.

Molte delle opere sopravvissute di Riemenschneider sono ancora nelle chiese per cui furono create, un famoso esempio è la magnifica pala d’altare del Santissimo Sangue (1501-05) nella chiesa di Sankt-Jacob, a Rothenburg ober der Tauber. Costituiva una sorta di enorme reliquiario per una goccia del sangue di Cristo, ed essa determinò lo schema iconografico, con l’istituzione dell’Eucarestia come scena principale.

Opere di Riemenschneider si trovano anche al Bayerisches Nationalmuseum di Monaco e al Mainfränkisches Museum di Würzburg. Due dei suoi figli, Jörg e Hans, furono scultori, e altri due, Bartholomäus (allievo di Dürer) e Tilman, furono pittori.

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