Moda

Roberto Cavalli, la collezione Donna Pre-Fall 2016/17

La prima Pre-collezione Autunno/Inverno 2016/17  di Peter Dundas per Roberto Cavalli è intrisa della libertà bohémienne dei tardi anni Sessanta e dei primi Settanta, nell’attitudine come nell’estetica.

“Ho voluto dar vita a un guardaroba che mi sarebbe piaciuto veder indossare dai miei amici”, dice Peter Dundas, “infuso delle vibrazioni rock e bohème, della sublime decadenza dell’estetica di Cavalli”.

A ispirare la nuova collezione Roberto Cavalli, le potenti, sensuali muse delle icone e dell’iconografia stessa del rock ‘n roll di quegli anni. Forte e splendida, elegante, estravagante, certo uno spirito libero, il suo tipico guardaroba è il punto di partenza del viaggio che la collezione compie alla scoperta del vestire emancipato del ventunesimo secolo.

Misto fra giorno e sera, glamour noncurante: sneakers sotto gli abiti ricamati, preziose pellicce con i jeans. Stampe floreali e animalier, elementi chiave della Maison Cavalli, si intrecciano su delicati abiti di chiffon. Sfila un carosello di colori e disegni: il tema è Circus Cavalli e le stampe lo interpretano con grande libertà, lavorate in grafiche immagini di fiori gitani, stelle, o fuochi d’artificio di mille colori, e ancora leopardato su colorate scene circensi di un’epoca lontana, nei tagli ampli dei disinvolti pigiama da sera in seta. Un lusso languido, ambiguo.

La silhouette è ovunque alta, sottile, allunga il corpo. Abiti da sera come colonne slanciate, gli orli a sfiorare la terra, fluidi pantaloni a zampa. La donna Cavalli prende in prestito senza timori dal guardaroba dell’uomo Cavalli, e rimarca la simbiosi di stile fra i due. Il denim vissuto, un must della casa, si porta a vita bassa e comodo sui fianchi. La donna Cavalli si permette anche abiti maschili, un completo pantalone in jacquard rosa antico o uno snello gessato spruzzato di oro. Lo indossa con la stessa noncurante eleganza di un abito da sera ricamato.

Capi ibridi uniscono grezzo e raffinato: la giacca da ussaro decorata di alamari e foderata in coyote si indossa su semplici pantaloni di lana; preziosi ricami di perline poggiano sul denim in cotone. L’insuperabile maestria di Cavalli con il cuoio e i pellami si esprime in giacche e cappotti patchwork in serpente, vitello o pelliccia.

La palette di colori è un contrasto di luci e ombre, di colori e sobrietà. Il nero più profondo si mescola con ametista, verde peridoto e pallido azzurro pietra di luna, insieme a palladio e oro antico. Una cornucopia di decorazioni smaglianti mima i colori brillanti di un carosello. Dall’inizio alla fine, il guardaroba mischia referenze del passato e vento di modernità, in una costante conversazione fra nostalgia e tempo presente.

La grandeur di Palazzo Clerici si presenta come l’ambiente ideale per fotografare la collezione. Combinando opulenza e realtà, rende evidente quanto il lusso, per la donna di Roberto Cavalli, sia qualcosa da assaporare ogni giorno.

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