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Roma: 200mila in piazza per la manifestazione di sabato

In 200mila a Roma per la manifestazione contro il fascismo. Landini “oggi difendiamo la libertà di tutti”

In tantissimi sabato 16 ottobre a Roma per la colorata manifestazione “mai più fascismi” indetta dai sindacati in Piazza San Giovanni. L’iniziativa è una risposta all’attacco neofascista di sabato scorso contro la sede della Cgil. La manifestazione guidata da Maurizio Landini è iniziata alle 14 (Ma il corteo della Cgil è partito alle 12.30 da piazza dell’Esquilino). Landini dichiara:

“L’attacco alla Cgil è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia e per estenderla. Questa non è una manifestazione di parte, è una manifestazione che difende la democrazia di tutti”.

Si parla di più di 200mila persone (anche se la questura riduce il numero a 60mila manifestanti). Per l’occasione sono stati potenziati i mezzi pubblici ed i controlli: circa 700 membri delle forze dell’ordine controllavano la manifestazione ed i punti sensibili della città.

Fascismo contro democrazia

Tanti i temi affrontati alla manifestazione di Roma sabato, primi tra tutti quelli del fascismo e della democrazia.

manifestazione Roma 16 ottobre
uno stendardo antifascista al centro del corteo

“In piazza per difendere la democrazia, per dire che c’è bisogno di fare delle riforme vere, di progettare un futuro che applichi i principi fondamentali della nostra Costituzione” dice Landini.

Nel corso dell’assalto alla sede della Cgil sabato scorso sono stati fatti danni, sono state distrutte anche delle opere d’arte, dei quadri. Ma un bellissimo quadro all’ingresso di Guttuso, non lo hanno toccato; forse perché non hanno capito neanche cosa era. C’è un tema: la conoscenza e la cultura devono essere un diritto garantito a tutti. Con la conoscenza e la cultura si sconfigge il fascismo e la violenza”.

Nella manifestazione di sabato a Roma si susseguono vari interventi sul tema. Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, aggiunge: “Siamo oltre 100mila, e in questa piazza c’è la nuova Resistenza.” mentre Saverio insiste “Questa piazza rappresenta tutta l’Italia che vuole cambiare questo paese, che vuole chiudere la storia di violenza politica che colpisce tutta la società. Essere antifascisti lo si è per garantire la democrazia di tutti e i principi della nostra Costituzione.

“Il 16 ottobre del 1943 ci fu il rastrellamento del Ghetto Ebraico – ricorda Landini – di otre mille persone deportate solo 16 sopravvissero ai Campi di sterminio: è necessario che Roma dedichi un luogo a quel ricordo in maniera tale che resti indelebile nella storia del nostro Paese”.

Si parla anche degli ultimi attacchi vergognosi ricevuti da Liliana Segre, poi Sbarra e Pagliarulo sottolineano inoltre l’importanza dello scioglimento delle associazioni neofasciste.

manifestazione Roma 16 ottobre
Il corteo della manifestazione anfifascista a Roma

Politica

Decine di adesioni da tantissimi partiti, associazioni e movimenti. La manifestazione si propone di essere libera dalla politica e di simboli di partito, ma nonostante questo c’è chi è assente e critica l’iniziativa. Manca tutto il centrodestra. Salvini, Meloni e Tajani si sono rifiutati di partecipare asserendo che la manifestazione non fosse apartitica e non bisognasse tenerla il giorno prima dei ballottaggi. Infatti domenica 17 ottobre varie città (tra cui Roma e Torino) saranno contese tra centrodestra e centrosinistra. Meloni sottolinea: “Secondo me è una cosa vergognosa. Noi abbiamo proposto di farla tutti insieme fuori dal silenzio elettorale e la sinistra non ha accettato, perché evidentemente gli serve prima delle elezioni” 

Sicurezza sul lavoro

Uno dei temi affrontati alla manifestazione di sabato è stato quello della sicurezza sul lavoro. Landini afferma:

«La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro deve diventare un vincolo per le imprese, non un costo. Bisogna fermare la strage. Con i soldi pubblici si sta dando vita a nuova società, ma si sta mettendo in discussione il contratto nazionale del lavoro e si sta dicendo di lavorare con metà dei diritti. Il governo intervenga perché non è accettabile.

La democrazia non si esporta con le guerre, ma con il lavoro e i diritti. Ci hanno attaccato proprio per il ruolo che i lavoratori sono stati in grado di svolgere sempre nella storia”. E “mentre siamo qui, è arrivata una altra notizia. Un altro morto sul lavoro. E’ una strage che non possiamo permetterci. Abbiamo ottenuto una norma importante del governo ma il problema è prevenire. Per le imprese deve diventare in vincolo e non un costo la sicurezza sul lavoro”.

Bombardieri rincara chiedendo di estromettere dagli appalti pubblici le aziende in cui si verificano incidenti. Aggiunge poi che ogni morte sul lavoro è un attentato alla democrazia.

Hacker

Nessun problema di ordine pubblico dovuto alla manifestazione di Roma, quindi. Purtroppo proprio contemporaneamente alla stessa un attacco informatico ha colpito tutto il sistema di comunicazione della Cgil, costringendo il sindacato a chiudere tutti gli accessi. L’attacco era ben strutturato, e proveniva da diverse fonti.

Altri temi

Vengono sfiorati infine anche altri temi come quello del caso Regeni, e della violenza sulle donne:

“La violenza sulle donne la fanno gli uomini. Un uomo che compie una violenza pensa che la donna è una sua proprietà ma le persone non sono proprietà di nessuno”.

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