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Romeo & Giulietta. Una tragedia tutta da ridere

Ancora poche repliche a Milano e poi lunga tournée in provincia per la ripresa di Nati sotto contraria stella, la divertente rilettura di Leo Muscato del classico scespiriano Lo stratagemma del teatro nel teatro – o del metateatro, come lo intendono alcuni – è una tendenza che sta tornando prepotentemente sulle scene, benché – a ben vedere – non abbia mai abbandonato le assi dei palcoscenici, sin dai tempi di Amleto e anche prima, risalendo i tempi come i salmoni i torrenti di montagna, fino alle fonti del teatro occidentale.

Perché? Perché funziona straordinariamente bene, soprattutto quando l’effetto ricercato è un’alternanza di dolce e amaro, di riso e pianto, di tragedia e commedia, che dona allo spettatore – anche quello occasionale – una sensazione di "sazietà", di pienezza dell’esperienza teatrale appena vissuta. È il caso di uno spettacolo molto divertente ed emozionante in scena ancora per poche repliche a Milano (teatro Sala Fontana fino al 19) e poi in una lunga tournée in provincia che si concluderà a metà marzo.

Parliamo di Romeo & Giulietta nati sotto contraria stella, spettacolo del 2005, prodotto da Le Art per la regia di Leo Muscato, che regala due ore di opposte sensazioni – ugualmente piacevoli – grazie a un pugno di maturi attori, tutti maschi, alle prese appunto con il cimento di rappresentare l’immortale dramma scespiriano con povertà di mezzi e soprattutto di femmine. I limiti, le rivalità, le ripicche che scorrono come fiumi carsici fra le battute recitate da improbabilissimi Romei, Giuliette canute e barbute, Mercuzi partenopei e balie miopi e balbuzienti, riemergono a tratti, confondendo la trama ma non lo sviluppo sequenziale del dramma, che infine riesce miracolosamente a ricongiungersi con l’originale, quanto meno nel restituire il pathos dell’addio e il ghigno gelido della morte che interrompe l’idillio mai pienamente sbocciato fra i due giovani amanti.

Regia sapiente, evidente bravura, "mestiere" e genuino divertimento degli attori, che vanno da uno straordinario Ruggero Dondi ("vecchio attorone" e Giulietta) a Salvatore Landolina ("ex giovane attore d’avantgarde" e Romeo), da Ernesto Mahieux (un vero concentrato di ruoli e di energia) a Marco Gobetti, Giulio Baraldi, Giordano Mancioppi e Dario Buccino, eclettico chitarrista-rumorista di influenze mediterranee. Un omaggio al teatro povero, alle compagnie girovaghe e a quelle maschili del teatro elisabettiano, ma anche un sottile gioco di rimandi, di citazioni, di nobile "riciclo" che sa parlare la lingua d’oggi. (enzo fragassi)

Www: le prossime date della tournée 2011diRomeo & Giulietta nati sotto contraria stella

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