Dizionario Arte

Rotella, Mimmo

Artista italiano. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1944, si trasferisce a Roma dove, tra il 1945 e il 1950, realizza opere astratte che rivelano l’attaccamento a un certo geometrismo. Del 1949 sono i primi poemi fonetici, che l’artista definirà epistaltici; in quegli stessi anni comincia la riflessione sulla materia e sullo spazio del quadro (non lontana da quelle di altri artisti come Fontana o Burri), con composizioni informali nelle quali interviene sulla superficie del quadro graffiandola. Nei primi anni Cinquanta si reca negli Stati Uniti, presso l’Università di Kansas City, e al suo ritorno a Roma risalgono i primi décollages (soprattutto legati alla lacerazione del manifesto pubblicitario), che diverranno il fulcro della sua ricerca e lo renderanno famoso in tutto il mondo. Nel 1958 avviene l’incontro con Pierre Restany, che tre anni dopo lo inviterà ad unirsi alle esperienze dei nouveax réalistes: in questi anni conosce artisti per lui importanti come De Kooning e Rothko. Alla fine degli anni Cinquanta lavora alla serie di décollages dedicata al cinema (Cinecittà), nella quale la sua riflessione sul linguaggio dell’arte si sposa molto felicemente con un discorso critico sul mondo del cinema e sul film in quanto prodotto industriale, catalizzatore di un determinato immaginario. Intorno alla metà degli anni Sessanta l’indagine di Rotella si orienta verso la Mec-Art, affermandosi come l’esponente di punta della corrente.
La ricerca sui manifesti strappati prosegue negli anni Settanta con le Plastiforme e negli anni Ottanta con le sovrapitture. Nel 1997 dedica una serie di lavori a Federico Fellini, intervenendo sui manifesti dei suoi film. Nascita: Catanzaro 1918; Morte: Milano 2006

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