Russai doping alle Olimpiadi
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Russia doping alle Olimpiadi: il TAS dimezza la squalifica da 4 a 2 anni

Russia doping alle Olimpiadi: il TAS dimezza la squalifica da 4 a 2 anni

Russia doping alle Olimpiadi. La squadra, in precedenza condannata dall’Agenzia Mondiale Antidoping, è stata bandita dalle prossime due Olimpiadi e dai Mondiali di calcio del 2022. Tale punizione vale per la Nazione ma non per gli atleti: se dimostreranno di essere puliti dal doping, potranno gareggiare in qualsiasi manifestazione come “atleti neutrali”. Inoltre il TAS ha dimezzato la squalifica: da 4 a 2 anni.

La notizia è arrivata ieri sera

Una notizia che ha sorpreso tutto il mondo dello sport: ieri a Losanna, il TAS ha deciso di dimezzare la squalifica di 4 anni imposta il 9 dicembre 2019 dalla Wada (Agenzia Mondiale Antidoping). Un trattamento di favore, nonostante la richiesta del Presidente Putin di annullare del tutto la squalifica, il quale si è servito di ben otto team legali diversi nei quattro giorni di udienza. La colpevolezza della Nazionale è di aver attuato un “doping di stato”, coinvolgendo più di mille atleti tra il 2012 e il 2015. Successivamente, dal 2016 al 2018, l’accusa è di aver manomesso e nascosto le prove e i dati. Ma ieri è arrivata la decisione: il Tribunale Arbitrale Internazionale dello Sport ha accolto il ricorso presentato dall’Agenzia Antidoping russa (Rusada). Fino al 16 dicembre del 2022 la Russia non potrà partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e ai Giochi Invernali di Pechino 2022.

La punizione è la più dura di sempre in materia di antidoping, ma occorre specificare che la squalifica è per la Russia intesa come nazione, non per i suoi atleti, considerati “neutrali”. Tutti coloro i quali dimostreranno di non essere coinvolti nello scandalo potranno gareggiare in qualsiasi manifestazione, senza tuttavia poter ascoltare l’inno del loro paese e non potendo sventolare bandiera russa. A tal proposito, vi sono dei precedenti: alle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang 2018 168 atleti russi parteciparono sotto  l’acronimo OAR (Russian Olympic Athletes) e il team di hockey su ghiaccio vinse la medaglia d’oro. Per il futuro:

  • Ai prossimi Europei di calcio la squadra russa ci sarà, così come la città di San Pietroburgo ospiterà le partite assegnate.
  • Lo stesso per i Mondiali di calcio del 2022, che termineranno il 18 dicembre, due giorni dopo la fine della squalifica: prima di ogni partita non potrà risuonare l’inno, gareggeranno tutti sotto la bandiera della Fifa.

russia doping alle olimpiadi

Russia doping alle Olimpiadi: le dichiarazioni del TAS

Annullata anche l’imposizione per gli atleti di non risiedere e allenarsi più obbligatoriamente all’estero, ma possono tornare in Patria. L’Agenzia Mondiale Antidoping, tuttavia, non si ritiene soddisfatta:

“L’impianto accusatorio è stato confermato, il TAS ha confermato chiaramente le nostre conclusioni. Siamo delusi che il gruppo di esperti scientifici del TAS non abbia approvato tutte le nostre conseguenze consigliate per il periodo di quattro anni che abbiamo richiesto  ma alla fine la Wada non è il giudice ma il pubblico ministero e dobbiamo rispettare la decisione del collegio”.

La pena dimezzata è una sconfitta per il Tas, ma anche per Putin. Gli unici ad uscirne puliti sono solo gli atleti estranei a tutto ciò. Tuttavia il rischio di un altro ricorso è dietro l’angolo: la Russia ha sempre il divieto (da dicembre 2015) di competere come nazione alle manifestazioni di atletica leggera, come alle Olimpiadi di Rio 2016. Ma la Federazione Internazionale di Atletica ridiscuterà questa sanzione il prossimo marzo.

 

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