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Russia, referendum 22 come strumento d’annessione

Le repubbliche autoproclamatesi indipendenti progettano dei referendum per unirsi alla Russia.

Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica e la creazione degli stati nazionali sono sorte molte dispute territoriali. La Federazione Russa ha appoggiato negli anni molti di questi territori a autoproclamare l’indipendenza e Putin ora potrebbe usare lo strumento dei referendum per annetterli.

Già nel 2014 l’annessione della Crimea nel 2014 venne ratificata con un controverso referendum non riconosciuto dall’occidente. Ossezia del Sud, Lugansk e Donetsk, e Transnistria potrebbero aderire alla Federazione Russa nel prossimo futuro.

Referendum in Ossezia del Sud russia

L’Ossezia del Sud ha proclamato la propria indipendenza dalla Georgia nel 1991, senza mai essere riconosciuta né dall’ONU né dall’Unione Europa.  La Georgia ne ha il controllo de iure ma de facto non ha nessun potere dopo la sconfitta nella guerra russo-georgiana del 2008.

Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, il governo separatista ha deciso di indire un referendum per unirsi alla Russia. Lo ha annunciato il presidente della camera Alan Tadtaev.

“Abbiamo tutte le ragioni di unirci alla Federazione Russa e non ci sono ostacoli perché avvenga”, ha commentato. “Credo che l’unificazione con la Russia sia il nostro obiettivo strategico, il nostro cammino, la nostra aspirazione di popolo“, ha detto il Presidente dello Stato Anatoly Bibilov in un comunicato diffuso dal servizio stampa del partito di Putin Russia Unita.

“L’Ossezia del Sud può diventare parte della Federazione Russa come subordinata alla Russia. Penso che l’unificazione dell’Ossezia [l’Ossezia del Nord fa già pare della Russia N.d.R] sia necessaria”, ha aggiunto il Presidente. Il referendum si terrà il 10 aprile in occasione delle elezioni presidenziali.

Il ministro degli affari esteri della Georgia David Zalkaliani giovedì ha definito il referendum inaccettabile.

Situazione Ucraina

Putin ha già utilizzato lo stratagemma del referendum nel 2014 per porre fine al conflitto in Crimea e per prendere il controllo di questa porzione di Ucraina.

Il 21 febbraio 2022 Putin ha deciso di riconoscere l’indipendenza delle autoproclamate repubbliche popolari del Donbass, Lugansk e Donetsk, per giustificare l’invasione. Il leader di Lugansk Leonid Pasechnik ha affermato di voler indire un referendum per aderire alla Federazione Russa.

Abcasia e Transnistria

Per quanto riguarda l’Abcasia, l’altro stato autoproclamatosi indipendente dalla Georgia ma non riconosciuto, la via dell’annessione alla Russia non è non è in discussione. “Non è in discussione che l’Abkhazia si unisca alla Russia. La nostra Costituzione considera assolutamente e chiaramente il nostro Paese uno Stato indipendente“, lo ha affermato il Presidente Valerij Kvarchia.

Il conflitto in Ucraina potrebbe espandersi se Putin decidesse di conquistare la Transnistria, regione della Moldavia a maggioranza russa.

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