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Russia-Ucraina, cosa sta succedendo: Putin punta alla guerra ibrida, necessaria una presa di posizione europea

Russia-Ucraina: Putin non vuole che sia allargata la Nato a Est

Lo scontro Russia-Ucraina sembra sempre più vicino. Dalle indiscrezioni americane si è venuti a conoscenza del piano di Putin di lanciare un’offensiva all’Ucraina già all’inizio del prossimo anno. Nelle ultime ore, le due superpotenze storicamente nemiche, Usa e Russia, stanno scoprendo le rispettive carte nella partita che si giocherà intorno a questo attacco armato.

Vladimir Putin sta ammassando migliaia di soldati al confine con l’Ucraina. Il suo obiettivo è ben preciso: approfittare delle divisioni tra i Paesi europei da una posizione di forza e riscuotere la posta in gioco.

Si tratta di una guerra ibrida, a bassa intensità, giocata su più fronti. Dalla crisi dei migranti tra Polonia e Bielorussia al separatismo serbo in Bosnia, così come la crisi energetica. Non avendo grandi leve politiche, Putin può contare al momento sulle debolezze degli Europei, cercando di intimidirli e vedere fin dove sono disposti ad arrivare per difendere l’Ucraina.

Russia-Ucraina: piano di riconquista per il Cremlino

Putin ha alzato la posta in gioco: ha richiesto esplicite garanzie di non allargare a Est la Nato, quindi verso i propri confini e i territori ex satelliti sovietici. Il Cremlino vuole quindi assicurarsi che l’Ucraina rimanga lontana dall’Alleanza atlantica.

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Sembra quasi di vivere un déjà vu leggermente più a Nord. Infatti, la Russia nel 2014 ottenne l’annessione della Crimea. E quello fu il primo e unico caso di cambiamento territoriale in Europa dal 1945 ad oggi. Secondo la stampa tedesca e americana, Putin vorrebbe approfittare delle Olimpiadi di Pechino 2022 proprio per invadere l’Ucraina e raggiungere da Nord la capitale Kiev per occuparla.

Nella tradizione imperiale-zarista, l’Ucraina è la terra natale del popolo russo. Per questo motivo i suoi territori costituiscono un’importanza non indifferente per il Cremlino. Questa per Putin sarebbe un’operazione di riconquista, anche solo a livello politico, per riportarla sotto la propria ala.

Nel frattempo, il Ministero della Difesa ucraino ha annunciato di aver avviato i primi lavori per la costruzione di due basi navali. Una a Berdyansk, città portuale a Sud, e l’altra a Ochakov, bagnata dalle acque del Mar Nero.

Russia-Ucraina: il ruolo di Usa e Ue

I due leader Joe Biden e Vladimir Putin si incontreranno virtualmente domani, martedì 7 dicembre. Le posizioni al momento sono molto distanti e sarà complesso raggiungere un accordo.

Biden respinge le red lines poste dal Cremlino e ha dichiarato di star lavorando per far sì che venga evitata la guerra voluta da Putin.

Gli Stati Europei al momento non ricoprono una posizione abbastanza forte. Sarà necessario mobilitare al più presto le nostre forze militari per difendere i confini europei e dare un segnale di forza a Mosca. La presa di posizione sarà fondamentale affinché per Putin non ci sia la strada spianata alla riconquista dell’Ucraina e di altri territori rivendicati dalla Russia.

 

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Editor: Susanna Bosio

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