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Salvini è pronto per un viaggio a Mosca: «Stop armi a Kiev». Arriva la smentita, ma non convince

Salvini smentisce il viaggio a Mosca, ma fonti russe confermano i preparativi

Matteo Salvini sta davvero preparando un viaggio a Mosca per incontrare Putin e Lavrov? Ieri ha smentito la notizia secondo cui stava preparando i visti per entrare in Russia per sé e una delegazione ristretta di leghisti. Eppure, pochi giorni prima aveva detto di fronte alle telecamere di Non è l’Arena: “Sto lavorando riservatamente a un viaggio a Mosca”.

Fonti diplomatiche russe hanno confermato che, in effetti, un invito del ministero degli Esteri russo c’era stato e che Salvini sarebbe dovuto partire questo venerdì. Il viaggio è al momento sospeso.

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Salvini a Mosca? “Basta armi all’Ucraina, non servono”

Il leader leghista si posiziona sulla sua linea di contrarietà all’invio di armi in Ucraina, lasciando spiazzato il governo. Ha chiesto un confronto parlamentare diretto con il premier Draghi, che proprio in questi giorni sta preparando il terzo decreto che garantisce la fornitura di armi più pesanti a Kiev.

Salvini non nega di avere forti dubbi in merito alle armi inviate all’esercito ucraino. “A chi vanno queste armi? Cosa succederà tra due mesi? Salvano la vita di civili ucraini o ne condannano altri? Quando si parla di guerra serve cautela. Ho subito detto di sì all’invio di aiuti economici e militari, ma sono passati due mesi, è servito? Inizio ad avere i miei dubbi”. Queste sono state le sue parole.

Inoltre, ha aperto alla necessità di procedere per vie diplomatiche: “Secondo me adesso Zelensky e Putin dovrebbero sedersi a un tavolo”. Il segretario della Lega ha sottolineato l’inadeguatezza dell’Europa: a suo parere, i trattati sono da cambiare. “Un rinnovato accordo tra Russia, Ucraina, Europa e Stati Uniti deve essere il traguardo di tutti”, ha fatto sapere.

Dugin: inutile viaggio di Salvini a Mosca

C’è da ricordare che a fine febbraio la Lega aveva votato in Parlamento a favore del sostegno ai militari ucraini da parte del nostro governo. Dunque, ora Salvini si smarca con le sue dichiarazioni dalle posizioni di Usa, Francia, Germania, Gran Bretagna e dello stesso esecutivo italiano di cui fa parte.

In questi giorni è anche tornato a ribadire le sue simpatie per l’ex presidente americano Donald Trump. “Con lui abbiamo vissuto anni di pace. Guarda caso, quando tornano i democratici al governo, tornano anche i venti di guerra”, ha detto.

In merito all’eventuale viaggio di Salvini a Mosca, così come quello annunciato da Papa Francesco per incontrare Putin, si è espresso il filosofo Aleksandr Dugin, molto vicino al presidente russo. Secondo lui, queste trasferte non avrebbero alcun tipo di risultato. Ciò che è importante al momento è evitare l’escalation dello scontro tra Usa e Russia per non giungere ad un confronto militare diretto. “Ma per questo non serve incontrare Putin“, ha detto.

“L’unico consiglio che posso dare agli Europei – ha aggiunto – è di scegliere la vita sulla morte e non farsi coinvolgere in un intervento diretto delle truppe della Nato. Questo potrebbe portare alla Terza guerra mondiale e all’annientamento nucleare dell’umanità”.

 

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Editor: Susanna Bosio

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