Samantha Cristoforetti è tornata nello spazio: comincia la missione Minerva sulla Stazione Spaziale Internazionale
Samantha Cristoforetti e la missione Minerva sull’ISS: il lancio con Space X
Oggi, 27 aprile, alle 9:52 ora italiana è partito un razzo Falcon 9 di Space X nell’ambito di una missione della Nasa verso la ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Il lancio della navetta ribattezzata Freedom darà il via alla missione Minerva dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, che per la seconda volta in carriera volerà nello spazio.
Insieme a lei sono partiti il comandante Kjell Lindgren, la specialista di missione Jessica Watkins e il pilota Robert Hines. I quattro astronauti dovrebbero raggiungere la Stazione Spaziale nella notte tra il 27 e il 28 aprile.
Il lancio della missione Minerva con Samantha Cristoforetti
Il razzo Falcon 9 si è staccato dalla storica rampa 39A del Kennedy Space Center, a Cape Canaveral, in Florida. Quella stessa rampa è stata usata per il lancio delle missioni Apollo dirette sulla Luna. L’equipaggio, Crew 4, è ospitato all’interno della navetta Dragon, ribattezzata Freedom proprio dai suoi passeggeri, costruita dalla ditta di Elon Musk. Per Space X questa è la quarta missione nello spazio con a bordo astronauti Nasa diretti sulla Stazione Spaziale Internazionale. La prima di queste risale a soli due anni fa, nel 2020.
La partenza era in origine prevista per il 21 aprile, ma è stata rimandata più volte a causa del maltempo. Oggi è andato tutto per il meglio. Samantha Cristoforetti ha salutato i suoi due figli con un bacio prima di salire a bordo e tutti gli astronauti hanno firmato un muro vicino alla rampa come da tradizione.
L’aggancio con la Stazione avverrà questa notte ora italiana e il ritorno sulla terra dei 4 astronauti è previsto per il prossimo settembre.
Le novità di Space X
Samantha Cristoforetti era stata nello spazio tra il 2014 e il 2015, nell’ambito della missione Futura per conto dell’Agenzia spaziale italiana e per quella europea, trascorrendovi in totale 199 giorni. Questa missione porta il nome della divinità romana Minerva, simbolo di saggezza e protettrice degli artigiani, proprio in onore di coloro che hanno reso possibili le evoluzioni tecnologiche che hanno permesso le esplorazioni spaziali degli esseri umani.
Space X porta con sé importanti novità. Infatti, per la sua prima volta nello spazio, Cristoforetti aveva viaggiato con una Soyuz. Un sistema rudimentale sviluppato ai tempi dell’Unione Sovietica, che in decenni di utilizzo ha dimostrato di essere del tutto affidabile.
Tuttavia, con il pensionamento nel 2011 degli Space Shuttle, per quasi dieci anni gli astronauti hanno potuto raggiungere l’orbita partendo esclusivamente dal Kazakistan, proprio a bordo dei sistemi di trasporto dell’Agenzia spaziale russa.
Space X, però, ha reso di nuovo possibili i lanci da Cape Canaveral grazie all’impiego di razzi riutilizzabili e più economici. Inoltre, l’aspetto di Crew Dragon è del tutto all’avanguardia, con comandi semplificati e schermi touchscreen.
La missione Minerva di Samantha Cristoforetti
A bordo della Stazione Spaziale Internazionale vengono portati avanti svariati esperimenti. Dalla coltivazione di piante alla produzione di nuovi materiali, sempre sfruttando la presenza della microgravità, una frontiera molto promettente in termini ingegneristici. L’equipaggio al suo interno fa spesso anche da cavia a esperimenti sull’organismo umano. Questo ci permette di capire come il nostro corpo reagisce all’ambiente spaziale durante una lunga permanenza in orbita. Ma ci permette anche di elaborare e progettare nuove missioni nello spazio, per esempio verso la Luna o verso Marte.
Samantha Cristoforetti ha compiuto proprio ieri, 26 aprile, 45 anni ed è al momento l’unica astronauta dell’Agenzia spaziale europea. Cristoforetti si occupa non solo di tecnologia, ma anche di nutrizione e di come il cibo interagisce con l’organismo umano. Infatti, parte dei suoi esperimenti sull’ISS sarà dedicata ai temi della nutrizione, proprio come era avvenuto durante la missione Futura.
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Editor: Susanna Bosio
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