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San Valentino e la storia dei regali più comuni

Quando arriva il mese di febbraio, ogni anno si ripresenta la stessa storia: da un lato abbiamo le coppie, dall’altro i single. San Valentino è si la festa degli innamorati di tutto il mondo, ma proprio essendo una festa per coppie, è probabilmente la festa più divisiva in circolazione. Inoltre, molte persone la considerano ormai più come una trovata di marketing rispetto a una festività seria.

14 Febbraio – San Valentino e la storia dei regali più comuni: fiori, cioccolato e letterine

In realtà, San Valentino ha delle radici molto profonde: le origini di San Valentino risalgono all’Antica Roma, quando si tenevano i Lupercalia, riti pagani per celebrare la fertilità. Nonostante ciò, è vero che con la festa di San Valentino le coppie si ritrovano “costrette” a spendere più soldi del previsto per cercare di organizzare una serata speciale.

Così come per comprare dei regali carini da scambiarsi, ovviamente. In media, è stato calcolato che ogni italiano spende circa 78 EUR a testa per la festa di San Valentino. Insomma, una coppia per festeggiare San Valentino come si deve spende circa 160 EUR, una cifra non di poco conto.

Se per trovare qualcosa da fare basta organizzarsi in anticipo, il vero dramma di San Valentino si nasconde dietro il regalo. Cosa regalare che possa piacere al proprio partner ma al tempo stesso non sia troppo banale e scontato?

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Un mazzo di fiori: le immancabili rose rosse

Ci sono varie leggende sul perché si regalano rose rosse per amore, come quando ci si deve dichiarare o anche come regalo per un’occasione speciale. In realtà, la storia è molto più concreta: il colore rosso, almeno in antichità e nel medioevo, era una delle tinte più pregiate, costose e difficili da produrre.

Il rosso era spesso il colore dei nobili ed era presente ovunque nei loro castelli, dai letti a baldacchino fino agli arazzi, drappi e le tende, così come nelle bandiere dei casati, nei vestiti e pure le imbracature di cavalli e in certi casi sugli scudi dei cavalieri. Ovviamente, specie nel Rinascimento, quando i ricchi mercanti soppiantarono la nobiltà, pure loro fecero il rosso come colore di rappresentanza e per ostentare il proprio status sociale.

Una pratica rimasta fino ai giorni nostri: basta pensare al cosiddetto “red carpet”, letteralmente un tappeto rosso dove sfilano di solito celebrità, VIP o persone importanti e famosi in uno specifico settore.

Tornando indietro al passato

Tornando indietro al passato, molto probabilmente gli innamorati si scambiavano le rose rosse come gesto d’amore proprio per l’importanza che quel colore aveva all’epoca: se non potevi permetterti qualcosa con la tinta rossa, potevi almeno ripiegare su dei bellissimi fiori con lo stesso prestigioso colore.

Il resto poi lo si deve sicuramente a poeti e scrittori, che nel corso dei secoli hanno suggellato il colore rosso come colore dell’amore (proprio perché nella maggior parte dei casi anche loro stessi vivevano a corte, circondati dal colore rosso, simbolo di ricchezza e nobiltà).

Ciò non toglie che lo rose rosse siano un regalo da non fare: fa sempre piacere ricevere un mazzo di fiori, e magari basta anche una rosa prima di uscire di casa la sera (insomma, contano le piccole attenzioni!).

Cioccolatini a San Valentino: tutto dipende dalla forma

Il regalo (al femminile) perfetto per San Valentino

Fa sempre piacere mangiare del buon cioccolato e San Valentino viene sempre associato alle scatole di cioccolatini. Ormai basta andare in qualsiasi pasticceria per trovare cioccolati di ogni tipo, spesso creati in forme di cuoricini e rivenduti in scatole anche loro a forma di cuore.

A parte il rischio indigestione, i cioccolatini sono un regalo sempre apprezzato: magari senza esagerare troppo con le quantità, però. In questo caso, bisogna dare ragione a chi punta il dito contro il marketing di San Valentino. Perché il motivo della fama dei cioccolatini è puramente commerciale.

Bisogna tornare indietro di qualche secolo, nemmeno troppo. Siamo nel 1868, in Inghilterra, e un’azienda di cioccolati e alimenti, la Cadbury (che è ancora attiva e aperta ai giorni nostri), decide di inventare una nuova scatola per i cioccolatini.

Visto che ormai San Valentino era una festa riconosciuta e festeggiata dalla maggior parte delle persone, decisero di cavalcare l’onda dell’amore e produrre dei cioccolatini da vendere esclusivamente in scatole a forma di cuore.

Insomma, il regalo perfetto per l’occasione perfetta. Ovviamente, scontato dire che l’idea è stata molto apprezzata fin da subito dagli innamorati. E fu poi esportata in tutto il mondo, dove ormai ogni azienda alimentare produce sia cioccolatini a forma di cuore, sia li rivende dentro queste tipiche scatole.

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Dichiarare il proprio amore: ecco le letterine

Molto probabilmente è più una tradizione dei paesi anglosassoni, che poi è arrivata anche da noi e in altri paesi europei. Forse anche a voi sarà capitato che da piccoli, alle scuole elementari per esempio, il giorno di San Valentino lo si passasse a creare biglietti di San Valentino da scambiarsi con i propri compagni e compagne di classe.

E forse i ricordi di queste letterine finiscono là, a meno che non si sia visto qualche film romantico made in USA, come per esempio alcuni dei film più romantici presenti nell’infografica di San Valentino di ExpressVPN.

Parliamoci chiaro:

quante persone ancora inviano delle lettere di amore per San Valentino o comunque si scambiano dei biglietti? Soprattutto ora al tempo dei social, dove basta qualche emoji ben piazzata per avere lo stesso effetto.

La risposta potrebbe sorprendervi, ma le letterine di San Valentino ancora vanno fortissimo. Forse non qui in Italia. Ma solo negli USA viene stimato che ogni anno vengono comprati quasi 200 milioni di biglietti di auguri per San Valentino.

Insomma, nel paese creatore dei Social si trova forse uno dei mercati più fiorenti dei bigliettini di San Valentino. La storia delle letterine di San Valentino risale, come nel caso dei cioccolatini, in Inghilterra. Qui, nel 1797, ci fu una casa editrice inglese che decise di venire in soccorso dei giovani innamorati.

Crearono una serie di cartoline, tutte a tema romantico, dove al loro interno erano già presenti frasi poetiche e dichiarazioni amore. Le persone potevano così prendere due piccioni con una fava. Avevano sia già la lettera di imbucare, sia il testo ben scritto da qualche scrittore professionista. E così passava anche la paura di scrivere qualche bella frase al proprio partner.

Fu solo questione di tempo prima che presero piede in tutta l’Inghilterra. Quando nel corso del 1840 furono rivisti in ribasso i prezzi delle spedizioni postali. Solo quell’anno ne furono spediti più di 400.000 in tutto il regno. Ed è ovviamente una moda che è rimasta fino ai giorni nostri.

Conclusione: Ecco le storie dei regali comuni per il tuo/a partner a san Valentino: un mazzo di fiori, rose, cioccolatini, letterine.

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