Festival di Sanremo 2021: cos’è successo ieri venerdì 5 marzo, nella quarta serata? Ecco riassunto e pagelle

Festival di Sanremo 2021: cos’è successo ieri, venerdì 5 marzo, nel corso della quarta serata? Ecco il riassunto delle esibizioni e le imperdibili pagelle della serata di ieri, venerdì 5 marzo.

Riassunto e pagelle su ospiti e conduttori della serata di ieri al Festival di Sanremo 2021

Ieri abbiamo ascoltato le esibizioni dei 4 finalisti delle nuove proposte ed è stato premiato il vincitore delle nuove proposte, il giovane Gaudiano con il suo brano dedicato al padre scomparso, Polvere da sparo.

Inoltre, tra look raffinati, abbiamo seguito le esibizioni dei 26 cantanti big e le performance di ospiti e conduttori nella quarta serata della 71° edizione di Sanremo. Infine, abbiamo visto la classifica generale completa.

Voto 10 per l’esibizione di Achille Lauro a Sanremo 2021, grazie a Fiorello

Il quadro di Achille Lauro di ieri aveva come tema la benedizione di “chi se ne frega”. Così, l’artista e cantante si è esibito con un altro dei suoi misteriosi quadri. Questa volta, l’ha fatto sulle note del suo brano Me ne frego con un nuovo soggetto per la sua “opera”: Fiorello. Ma ecco il testo poetico che ha accompagnato la performance.

Sono il Punk Rock. Icona della scorrettezza. Purezza dell’anticonformismo. Politicamente inadeguato. Cultura giovanile. San Francesco che si spoglia dai beni, Elisabetta Tudor che muore per il popolo. Giovanna D’Arco che va al rogo. Prometeo che ruba il fuoco agli dèi. Sono un bambino con la cresta.

E poi proseguono le definizioni, non più religiose o storiche, ma più semplici:

Un uomo con le calze a rete, Una donna che si lava dal perbenismo e si sporca di libertà. Sono l’estetica del rifiuto, Il rifiuto dell’appartenenza ad ogni ideologia. Sono Morgana che tua madre disapprova. Contro l’omologazione del “si è sempre fatto così”. Sono Marilù.
Dio benedica chi se ne frega.

Anche ieri sera, Achille Lauro ha dominato la scena, coniugando arte, poesia e musica e la performance è stata all’altezza delle aspettative. Ma, occorre dirlo, se l’esibizione ha stupito è stato grazie alla presenza di Fiorello. In effetti, per Achille Lauro è sempre più difficile suscitare stupore perché ormai siamo abituati alle sue eccentriche esibizioni.

Dall’altra parte, il ruolo di Fiorello, dissacrante e ironico ha spostato su un altro piano l’esibizione trasformandola in una sorta di meta-esibizione: nell’interpretazione, Fiorello ironizzava sull’atipico ruolo che stava ricoprendo nei panni di artista fuori dagli schemi all’Achille Lauro. Fiorello ha portato in scena la sua proverbiale autoironia, vestito di nero e contrapposto al bianco della veste angelica di Achille Lauro.

Rosario Salerno e Amedeo Squillo: leggeri e divertenti-La coppia vincente

Senza infamia né lode, l’esibizione di Fiorello con Amadeus sulle note di Siamo donne si è posta a metà strada tra l’autoironia e la parodia dell’originale di Sabrina Salerno con Jo Squillo. Riempiono la scena le personalità dei due interpreti: Amadeus è il meno agile e lo sa. La parte del disinvolto tocca ancora a Fiorello. Nel complesso, leggeri e divertenti. Voto 7. Piacevoli anche nell’omaggio a Carosone con Avitabile. Meno gradevole è la spiegazione dei rituali di accoppiamento del mondo animale a inizio puntata: troppo facile far ridere con doppi sensi e allusioni.

Zlatan Ibrahimovic si conferma showman

Come nella prima serata, Zlatan Ibrahimovic si è prestato ancora al ruolo dell’altezzoso avversario del legittimo padrone di casa Amadeus (che, comunque, gli è stato cucito addosso). Il voto per Ibra è ancora positivo: 8.

Sincera e senza fronzoli Barbara Palombelli nel suo monologo sulle donne

Il monologo di Barbara Palombelli si è posto il duplice obiettivo di dipingere la forza delle donne, in grado di gestire le famiglie in un tempo così duro come quello segnato dall’emergenza sanitaria. Dall’altra parte, la giornalista ha voluto incoraggiare le donne del pubblico a casa a lavorare e studiare, senza toni paternalistici.

Si sono alternate note autobiografiche, che hanno reso il tutto più concreto. Forse, come direbbe Arisa: “potevi fare di più“, vista la coerenza quasi impercettibile tra le due parti del discorso. Infine, apprezzabili le citazioni di Gigliola Cinquetti e di altri interpreti attraverso materiale d’archivio.

Mahmood esplosivo: bravo come sempre

Il vincitore del Festival di Sanremo 2019, Mahmood, è esplosivo quando canta alcuni dei suoi grandi successi: Rapide, Barrio, Calipso, Soldi e Inuyash ed è bravo come sempre. Voto finale: 9.

Alessandra Amoroso: prima con Emma e poi con Matilde Gioli a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, ben fatto!

La cantante Alessandra Amoroso ha duettato con l’amica e collega Emma Marrone (di nuovo sul palco del Teatro Ariston dopo la terza serata). La loro sintonia è palpabile, ma l’esibizione non è particolarmente incisiva, quindi meritano un voto finale pari a 7.5. Mentre il monologo di Alessandra Amoroso con Matilde Gioli (attrice nel cast di Doc nelle tue mani) si connota di un valore simbolico più importante.

Infatti, le due portavoce hanno dato voce al dramma che stanno vivendo i cosiddetti “lavoratori del mondo dello spettacolo“, in larga misura disoccupati a causa dello stop ai grandi eventi e alla chiusura di cinema e teatri. Così, anche alla luce delle recenti polemiche per la messa in piedi di questa 71° edizione del Festival di Sanremo, questo monologo andava fatto, era un segno dovuto ma non scontato. In particolare, la scelta di Matilde Gioli, con la sua delicatezza e i suoi modi posati, ha reso il momento più intenso in tutta la sua reale drammaticità. Per questo, il voto è pari a 8.5.

Nel complesso, la serata ha saputo catalizzare l’attenzione con la premiazione delle nuove proposte a inizio serata, con Beatrice Venezi e con le esibizioni inframmezzate dalla presenza di ospiti fissi e non. Ricordiamo che la puntata intera è disponibile per la visione in streaming gratuito sul sito Raiplay.

Chissà come andrà la finale…

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Editor: Federica Crespi

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