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Sanremo compie 71 anni dalla prima edizione: storia e segreti del Festival

Il 29 febbraio 2022 è l’anniversario del Festival di Sanremo: con la terza edizione condotta da Amadeus, il Festival festeggia 71 anni di musica italiana

Martedì 1 febbraio 2022, a distanza di oltre 71 anni dalla sua prima edizione, avrà inizio il Festival di Sanremo 2022, per il terzo anno consecutivo sotto la guida di Amadeus.

Dopo lunghi decenni di servizio, oggi Sanremo è una vera e propria istituzione italiana. Anno dopo anno, infatti, il Festival si è riconfermato l’evento l’evento musicale più amato dagli italiani, raggiungendo sempre ottimi ascolti e monopolizzando il palinsesto Rai per tutta la sua durata.

Ma come è iniziata questa tradizione? Cosa è cambiato dalla prima edizione del Festival di Sanremo fino al 71° anniversario? Scoprilo qui, insieme alla vera storia e a tutti i segreti del festival della canzone italiana.

Alla vigilia della sua 72° edizione, dunque, MAM-e augura così un buon anniversario al Festival di Sanremo.

La prima edizione del Festival: il 29 gennaio 1951 nasce Sanremo

È il 29 gennaio 1951. Sul palco del salone delle feste del Casino di Sanremo, davanti a solo una manciata di spettatori vagamente annoiati, Nunzio Filogamo dà il via alla prima edizione del Festival della canzone italiana. Sta nascendo il Festival di Sanremo. 

Allora, in pochi sospettavano che l’evento avrebbe avuto piede. I giornali del tempo, infatti, non diedero alcuna importanza alla prima edizione del Festival, che – secondo l’idea originale di Amilcare Rambaldi, che a quel tempo faceva il fioraio e il consulente per il Comune di Sanremo – avrebbe dovuto persino svolgersi su una nave.

Si racconta addirittura che, per la seconda serata del Festival, gli organizzatori furono costretti a convincere gli spettatori a tornare, nonostante il costo del biglietto fosse di sole 500 lire.

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La prima edizione del Festival di Sanremo
Grazie dei fiori vince la prima edizione del Festival di Sanremo

Nonostante le difficoltà iniziali, tuttavia, la prima edizione del Festival di Sanremo ebbe così inizio, al suono del «Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate», poi diventata l’iconica frase d’apertura di Nunzio Filogamo, primo conduttore del Festival.

L’evento, tuttavia, non ebbe niente a che vedere con il Festival che conosciamo oggi. Niente platea, niente teatro, niente Ariston. Il pubblico era sistemato su alcuni tavolini, ad ascoltare i brani in gara mentre i camerieri portavano loro le consumazioni, in stile café-chantant.

Contro i 25 Big in gara nel 2022, poi, i cantanti in gara erano solo 3: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano. A contare ai fini della gara, infatti, erano le canzoni. Per questo motivo, i cantanti potevano paradossalmente conquistare contemporaneamente il primo, il secondo e il terzo posto della classifica. 

Al termine delle 5 serate della prima edizione del Festival di Sanremo, tra i 20 brani in gara trionfò infatti Grazie dei fiori, cantata da Nilla Pizzi e scritta da Saverio Seracini.

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Nunzio Filogamo

L’evoluzione del Festival di Sanremo: dalla prima edizione agli anni Novanta 

Nel corso dei decenni, il Festival di Sanremo ha subito una vera e propria trasformazione. Per l’intera durata degli anni Cinquanta, infatti, i brani in gara rimangono 20, mentre i cantanti passano da tre a cinque, per poi aumentare. 

Con gli anni, il Festival di Sanremo iniziano a raccogliere consensi, diventando di lì a poco un appuntamento amatissimo dagli italiani del dopoguerra. Portando in scena la storia recente del Bel Paese – dalla povertà al boom economico – i protagonisti dei primi Festival entrano nella storia italiana (musicale e non).

Un esempio su tutti: reduce da una serie di rifiuti da parte dei cantanti in gara, nel 1958 sul palco di Sanremo arriva un certo Domenico Modugno, allora ancora sconosciuto. Nessuno aveva voluto cantare la sua canzone, così decide di esibirsi in prima persona, diventando così il primo cantautore del Festival. Canta Nel blu dipinto di blu spalancando le braccia, come a voler volare verso il pubblico. In realtà, dal palco di Sanremo Modugno è volato direttamente nella Storia. 

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Domenico Modugno a Sanremo 1958

Dopo di lui, arriveranno Mina, Adriano Celentano, Little Tony, Milva, Gigliola Cinquetti, Caterina Caselli e moltissimi altri. Fino ai cantautori degli anni Settanta e Ottanta, con Lucio Dalla, Toto Cutugno e Gianni Morandi apripista e Al Bano e Romina, Vasco Rossi, Zucchero, Mia Martini ed Eros Ramazzotti come eredi. 

Nel frattempo, dal 1977 il Festival si trasferisce nel Teatro Ariston.

Dagli anni Novanta ad oggi: conferme e grandi promesse

Dal 1990, i concorrenti del Festival di Sanremo iniziano a cantare dal vivo, accompagnati da una vera e propria orchestra. 

Da Riccardo Cocciante a Renato Zero, fino a una giovanissima Laura Pausini (vince tra le Novità con La solitudine), a Caparezza (allora ancora “Mikimix”) e ai diversissimi Elio e le Storie Tese. I nuovi protagonisti del decennio rivoluzionano i canoni della competizione, con ritmi inediti e canzoni più moderne.

A partire dalla prima edizione del nuovo millennio, poi, il Festival di Sanremo cambia ulteriormente. Regole diverse, nuove categorie, divisioni tra uomini, donne, gruppi e giovani complicano la gara fino al 2007, quando il ritorno di Pippo Baudo ripristina lo schema classico.

Vengono poi introdotti i duetti Big-Giovani, mentre il Festival di Sanremo inizia ad essere invaso dai vincitori dell’”era dei talent show”. Arrivano Valerio Scanu, Marco Mengoni, Emma e Noemi, seguiti dalle new entry Francesco Gabbani, Ermal Meta e Mahmood.

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Francesco Gabbani e la sua storica esibizione con la scimmia di Occidentali’s Karma

Il Festival di Sanremo oggi: le ultime edizioni e Sanremo 2022 e il 71° anniversario

Ad oggi, il Festival di Sanremo è dunque molto diverso dalla sua prima edizione. Mix tra tradizione e innovazione, grandi conferme e nuove proposte, il Festival è però sopravvissuto alla prova del tempo. 

…e – impresa non da poco – a quella del Covid. Con al timone la coppia vincente Amadeus-Fiorello, infatti, il Festival di Sanremo nel 2021 ha festeggiato i suoi 70 anni del Festival senza pubblico, nel rispetto delle norme anti-contagio. L’edizione ha però registrato comunque degli ascolti da record, con un incredibile 53.5% di share. 

Le sorprese non sono mai mancate. Dopo la clamorosa squalifica di Bugo e Morgan nel 2020, la vittoria di Diodato, e la rivoluzionaria vittoria dei Maneskin (alla quale seguirà anche quella all’Eurovision) Sanremo ha riempito di musica anche il più assordante silenzio del lockdown. 

 

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In attesa di scoprire cosa accadrà a Sanremo 2022, dunque, non possiamo che augurare al Festival della Canzone Italiana un buon 71° anniversario.

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Editor: Valentina Baraldi

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