Alberto Savinio
Dizionario Arte

Savinio, Alberto 1952

Savinio, Alberto

Alberto Savinio, all’anagrafe Andrea Francesco Alberto de Chirico, è stato un pittore, scrittore, drammaturgo e compositore italiano. Fratello del ben più noto Giorgio de Chirico, scelse lo pseudonimo Alberto Savinio per non essere confuso con il pittore surrealista.

Nato in Grecia, terzo figlio dell’ingegnere Evaristo de Chirico, studiò pianoforte e composizione al conservatorio della sua città natale, dove si diplomò nel 1903.

Nel 1905, la famiglia, dopo brevi soggiorni a Venezia e Milano, si trasferì a Monaco di Baviera, qui Andrea studiò contrappunto con Max Reger e si avvicinò alla filosofia.

Nel 1911 si trasferì a Parigi, dove fece la conoscenza di molti esponenti delle avanguardie artistiche come Pablo Picasso, Francis Picabia  e Guillaume Apollinaire.

Dall’inizio del 1914 si presentò sotto lo pseudonimo di Alberto Savinio e pubblicò Les chants de la mi-mort sul numero 3 (giugno/agosto 1914) della rivista Les Soirées de Paris di Apollinaire. I testi erano accompagnati da musiche composte per uno spettacolo totale, che però non fu mai messo in scena. In una nota di molti anni dopo Savinio ha dichiarato che i personaggi dei Chants de la mi-mort sono all’origine della pittura metafisica del fratello Giorgio de Chirico, nonché l’equivalente musicale della poesia di Apollinaire.

Alberto Savinio e la pittura metafisica

Con lo scoppio della guerra i fratelli de Chirico tornano in Italia, dove vengono arruolati presso il distretto di Ferrara. Propio nella città emiliana avverrà l’incontro con Caro Carrà e Filippo De Pisis, incontro che porrà le basi per la nascita della pittura metafisica. Nel giugno del 1917 Savinio è inviato sul fronte orientale a Salonicco come interprete di neogreco.

Dal fronte invia testi letterari a molte riviste d’avanguardia italiane e straniere come «Dada» di Tristan Tzara, nel primo numero della quale, nel 1917, è pubblicato Un vomissement musical, nel terzo numero Seconde origine de la voie lactée.

Alla fine del 1918 viene smobilitato, ritorna in Italia e raggiunge la madre e il fratello a Roma. Continua una fitta collaborazione con le riviste d’avanguardia. Nel 1918 esce il suo primo libro italiano, Hermaphrodito, per le Edizioni de La Voce.

Nel 1924 entra in contatto con il gruppo di giovani autori e attori che danno vita al Teatro d’Arte: Bontempelli, Prezzolini, Orio Vergani, Luigi Pirandello, che ne assumerà la direzione. Per il Teatro d’Arte scrive il Capitano Ulisse, rappresentato solo nel 1938. Al Teatro d’Arte va in scena La morte di Niobe, tragedia mimica, la cui parte musicale era stata scritta nel 1913, con scene e costumi di Giorgio de Chirico.

Alberto Savinio e la pittura

Autore eclettico, oltre che drammaturgo, compositore e costumista, fu anche un pittore. Si avvicinò al gruppo “Valori Plastici” e alla pittura metafisica.

Nascita : Atene, 25 agosto 1891

Morte : Roma, 5 maggio 1952

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