sbtn
Fashion,  Sostenibilità

SBTN: anche Kering e H&M partecipano

Fra le aziende che entro il 2024 sottoporranno all’SBTN (Science Based Targets Network) i dati relativi al proprio operato compaiono ci sono anche Kering e H&M.

Gli obiettivi dell’SBTN

L’SBTN è un progetto che si propone l’obiettivo di fornire alle aziende un protocollo su base scientifica per valutare il loro impatto sulla natura in modo obiettivo ed omogeneo. In tal modo sarà più facile individuare i campi che necessitano di maggiori investimenti con maggiore priorità e quindi canalizzare gli sforzi di miglioramento in quelle direzioni.

Il processo prevede che le aziende inviino i propri dati a SBTN, che li validerà e considererà sulla base di alcune categorie, fra cui perdita di biodiversità, sfruttamento di terreno, consumo d’acqua, inquinamento, contributo al cambiamento climatico,… L’obiettivo finale è quello di definire le condizioni per uno sviluppo più sostenibile e, soprattutto, stoppare ed invertire l’attuale tendenza alla perdita di biodiversità entro il 2030.

L’SBTN, che sta lavorando a fianco della Taskforce on Nature-Related Financial Disclosures (che fornisce alle aziende un protocollo utile a gestire e svelare al pubblico il proprio impatto climatico), non prevede di definire del tutto il proprio protocollo entro il 2025, dal momento che si tratta di un progetto ancora in fase di definizione.

L’organizzazione è nata perché riteneva che le aziende, da sole, non potessero contrastare efficacemente i cambiamenti climatici, anche in considerazione del fatto che solo il 10 % di queste aveva specifici obiettivi per la biodiversità. L’importanza dell’iniziativa è ribadita dal Direttore Esecutivo Erin Billman, che ritiene un progresso, rispetto al passato, il fatto di avere un protocollo definito su basi scientifiche, e che dice che:

Siamo nel mezzo di crisi interconnesse. Non possiamo limitare il riscaldamento globale a 1,5 ° C (al di sopra dei livelli pre-industriali) senza affrontare la perdita di biodiversità, e non possiamo stoppare e invertire la perdita di biodiversità senza un clima stabile.

Conclusioni: il progetto pilota

L’SBTN prevede che le aziende coinvolte forniscano i propri dati, da valutare e validare, entro il 2030; per il momento è in atto un progetto pilota che coinvolge 17 aziende, le quali devono trasmettere la documentazione richiesta entro il 2024. Fra queste anche nomi importanti del mondo della moda, come Kering ed H&M.

In particolare, il colosso francese guidato da Pinault, che non è nuovo a una spiccata attenzione per la sostenibilità, come dimostrano i suoi recenti progetti o la partecipazione al Fashion Pact, sta mappando tutte le regioni da cui provengono le materie prima che utilizza e ha dichiarato di essere in grado di tracciarne il 95 %.

Leggi anche:

Defezioni dal Fashion Pact

Overshoot day: gli italiani vivono come se avessero a disposizione 2,7 terre

Inditex green: l’investimento con Kering

Enciclopedia della moda 2023: da oggi disponibile la nuova edizione

Editor: Leonardo Santarelli

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!