Mario Schifano
Dizionario Arte

Schifano, Mario. Pittore italiano – vita e opere 1934-1988

Mario Schifano: il pittore italiano che si ispira ai colori dell’Africa

Schifano, Mario. Pittore italiano.

Biografia

Sino alla fine degli anni Cinquanta Mario Schifano lavora come restauratore al Museo Etrusco di Valle Giulia a Roma, quindi decide di fare l’artista. Nel 1958 espone a Roma presso la Galleria Appia Antica con Lo Savio, Manzoni e Uncini, dell’anno seguente è la sua prima personale. Le prime opere sono collocabili all’interno del movimento informale materico ed inizia a produrre i “cementi-ferro” (cemento fatto colare su iuta su cui realizza dei graffiti).

Nel 1960 appaiono nella pittura di Mario Schifano gli smalti, i colori, i titoli che diventano una sua caratteristica; dipinge i primi Monocromi (grandi carte incollate su tela, ricoperte di un solo colore).

Nel 1962 stralci di realtà urbana ricoprono le tele: dettagli ingigantiti di cartelloni pubblicitari, loghi frammentati della Coca-Cola e della Esso (Particolari di Propaganda); nello stesso anno, in America, partecipa alla mostra ‘The New Realist’ con Dine, Warhol, Rotella, Festa e Lichtenstein; di questo periodo la serie Paesaggi anemici, tele in cui evoca la natura attraverso particolari o scritte allusive.

Futurismo rivisitato

Del 1966 è la notissima serie Futurismo rivisitato (il cui titolo esprime la rielaborazione della celeberrima fotografia scattata ai protagonisti del movimento nel 1912) ottenuta riducendo le figure a sagome senza volto e velando il ritratto con dei pannelli di perspex. Alla fine degli anni Sessanta realizza numerosi cortometraggi e nel 1967 il lungometraggio Anna Carini vista in agosto dalle farfalle.

Negli anni Settanta Mario Schifano riporta immagini televisive direttamente su tela emulsionata isolandole dalle sequenze cui appartengono ed estraniandole con tocchi di colore; tecnica utilizzata anche per riproporre opere di René Magritte, Giorgio De Chirico, Umberto Boccioni, Francis Picabia e Paul Cézanne.

Nel 1996, tramite la mostra itinerante ‘Musa Ausiliaria’, Schifano omaggia la tv come fonte d’ispirazione; attiva inoltre un sito Internet per relazionarsi continuamente con il mondo. Nel 1997 viene premiato per aver realizzato le vetrate collocate nella cripta di Santa Croce a Firenze.

Nascita: Homs (Libia) 1934; Morte: Roma 1998

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