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Sciopero generale: linea dura di Draghi verso i sindacati, ma il PD cerca una mediazione

Sullo sciopero generale Draghi assume una posizione dura; intanto la sinistra è in cerca del confronto

Lo sciopero generale indetto dai sindacati ha messo Draghi in una posizione piuttosto scomoda. Pierpaolo Bombardieri, segretario Uil, ha sottolineato che «non c’è nessuna possibilità di revoca dello sciopero». Il premier, dunque, si è trovato costretto ad assumere una linea dura con le associazioni sindacali. Dal governo affermano che non li chiameranno per trattare, perché «le trattative non sono eterne». Draghi non farà alcun passo, saranno i sindacati a doverlo fare.

Nel frattempo, il PD è in cerca di una mediazione. Se ne occupano Enrico Letta e il suo vice Peppe Provenzano, insieme al ministro del lavoro Andrea Orlando e al responsabile economico Antonio Misiani. Si è in attesa di un primo segnale tra Palazzo Chigi e i leader sindacali.

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Sciopero generale: Draghi linea dura, ma la sinistra cerca mediazione

La sinistra della politica è rimasta spiazzata dallo sciopero generale dei sindacati. Letta ha avvertito sulla tenuta sociale del Paese: «Oggi serve unità, e serve anche al fronte sindacale». Per il PD non è questo il momento per scendere in piazza, nel pieno della nuova ondata Covid e durante le crescenti tensioni in vista del prossimo voto per il Quirinale.

Peppe Provenzano ha affermato che il partito non si dà per vinto e fino all’ultimo cercherà di costruire un dialogo. Andrea Orlando si è detto tradito dalla Cgil, con cui la sinistra è sempre andata molto d’accordo. «Non mi sfuggiva che il sindacato avesse dei dubbi – ha detto – ma ho letto le motivazioni e francamente non posso nascondere una certa sorpresa».

Il Ministro del Lavoro, infatti, ritiene che questo sciopero dallo sfondo politico non dovesse essere proclamato. E spezza una lancia a favore della manovra Draghi. «La manovra, come tutte le manovre, – sottolinea – può avere luci e ombre. Però sicuramente questa non è una riforma che penalizza lavoratori e pensionati. Io spero e credo che ci sia ancora spazio per il dialogo, perché questo governo non ha mai rinunciato al confronto con i sindacati».

Draghi: si scongiura lo sciopero generale, ma Bombardieri lo esclude

Al momento l’ipotesi a cui il governo sta lavorando per scongiurare lo sciopero è aumentare il fondo sul caro delle bollette. Si aggiungerebbero, così, 800 milioni ai 2,8 miliardi già previsti. Inoltre, trapela l’intenzione di aprire solo dopo il 16 dicembre il tavolo sulle pensioni, ma senza alcuna correlazione con lo sciopero.

Allo stesso tempo, Bombardieri sottolinea: «Se è previsto un incontro con Draghi per scongiurare lo sciopero generale? Non c’è e non è previsto. Se qualcuno ci dovesse chiamare siamo pronti ad andare per trovare una soluzione. Al momento ci sono zero possibilità che si possa ritirare lo sciopero. Vediamo comunque su quali punti il governo intende modificare le sue proposte».

 

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