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Letteratura,  Attualità

Scrive un libro su whatsapp e vince un premio

Behrouz Boochani per tutta la durata della sua prigionia invia lunghissimi messaggi a un amico. Questi messaggi si sono convertiti in un libro che ha vinto il premio letterario più importante d’Australia.

La storia commovente di Behorouz Boochani, l’uomo che ha scritto un libro su whatsapp vincendo un premio letterario:

Quante volte ci lamentiamo dell’amico che ci invia papiri su Whatsapp, o di quello che riesce a comporre cinque minuti ininterrotti di messaggi vocali?

Eppure qualcuno ha vinto un premio letterario molto prestigioso proprio mandando lunghi messaggi al suo amico dall’altra parte del mondo. Messaggi poi tradotti in inglese e cuciti insieme a formare un libro: la raccolta di racconti dell’amico…detenuto su un’isola nel mare della Papua Nuova Guinea.

La storia del libro mandato su WhatsApp vincitore del premio più importante d’Australia

Behrouz Boochani è di origini curdo-iraniane e nel 2013 prova a chiedere asilo in Australia. A causa della politica d’immigrazione è spedito sull’isola di Manus, dove c’è un campo di detenzione appositamente per le persone che tentano di entrare nel Paese via mare. L’Australia è famosa per avere una delle politiche di immigrazione più restrittive del mondo; tanto da meritarsi recentemente i complimenti del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Sull’isola di Manus, sono bloccate oltre 600 persone, molte delle quali non possono tornare nei loro paesi di origine perché questi ultimi non accettano i rimpatri forzati.

Dal 2017 il centro di detenzione è chiuso, ma molte persone che si trovavano nella situazione di cui sopra lo stanno occupando, a costo di restare senza acqua pulita e senza cibo.

Behrouz Boochani ha inviato le parti del libro via WhatsApp all’amico Omid Tofighian, il quale si è poi preoccupato di convertire i testi dal farsi – lingua di origine di Behrouz – all’inglese.

Nel libro, dal titolo No friend but the mountains, (“nessun amico tranne le montagne”), vengono raccontati i giorni di prigionia; il viaggio in barca dall’Indonesia verso le coste australiane; i maltrattamenti sull’isola di Manus.

Perché mandare un libro su WhatsApp? Il premio di Behoruz

Lo scrittore ha rivelato di non sentirsi sicuro con le guardie che da un momento all’altro avrebbero potuto prendere le sue cose e buttarle vie, inoltre non aveva una connessione abbastanza stabile da poter usufruire di un computer.

Lo scopo principale del mio libro è fare capire alla gente in Australia e nel mondo come questo sistema abbia torturato persone innocenti a Manus e Nauru in maniera sistematica per quasi sei anni. Spero che questo premio porterà più attenzione alla nostra situazione, che porterà cambiamento e farà finire questa politica barbara

Behrouz Boochani

Una vittoria per l’umanità insomma, quella di Behrouz al Victorian Prize for literature, 

nonostante lo scrittore, che collabora anche con il The Guardian, ritenga sia una vergogna enorme per l’Australia una situazione del genere. A ritirare il premio del libro inviato tramite WhatsApp, di oltre ottantamila euro, è stato il fidato amico e traduttore di Behrouz, Omid Tofighian.

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