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Scuola, Dad: il Premier Draghi interviene nelle decisioni sulle quarantene per le classi, ecco come funzioneranno

Scuola, questione Dad: Draghi blocca i Ministri nella decisione sulle quarantene

Dopo sole 24 ore cambia nuovamente la circolare sulla scuola per la gestione della Dad (didattica a distanza). A intervenire è direttamente Mario Draghi, che non vuole riportare gli studenti ai tempi dolorosi della didattica da casa.

Il Premier ha fatto un dietrofront rispetto alla circolare di ieri a doppia firma, tra il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e quello della Salute Roberto Speranza. Insieme avevano deciso di istituire la Dad con un solo positivo in classe, accantonando la circolare del 3 novembre, che invece mandava a casa i ragazzi di scuole primarie e secondarie con tre o più contagi.

Adesso, invece, la versione più restrittiva nella gestione delle quarantene per le classi viene ritirata. Draghi era piuttosto seccato: fin da subito ha messo la faccia sulla questione, promettendo, finché sarà possibile, la presenza nelle scuole.

Scuola: il dietrofront del governo sulla Dad

“Si precisa che, anche in considerazione della sopravvenuta disponibilità manifestata dalla struttura commissariale, si manterrà il programma di testing di cui alla circolare del 3 novembre scorso”, così si legge nella nota correttiva. Il Generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, ha anche messo a disposizione i suoi militari per intensificare i test e garantire lo svolgimento delle lezioni in presenza.

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Resta il problema delle Asl, che già sovraccariche di tamponi da eseguire e analizzare, non riescono sempre a garantire il secondo test di conferma della negatività. Dunque, ai dirigenti scolastici spetta la responsabilità di decidere se lasciare in classe degli studenti che non si è sicuri siano davvero negativi.

Con la nota correttiva di Draghi tutto resta com’è. Se c’è un contagiato in classe, gli alunni rimangono in presenza ma vanno sotto osservazione con immediato tampone molecolare o rapido, e un altro a distanza di cinque giorni.

Se i contagiati in classe sono due, il rischio di quarantena si alza. In questo caso, i vaccinati o guariti fanno solo i due test, mentre chi non è vaccinato va in quarantena. Se i casi diventano tre o più, l’intera classe, così come gli insegnanti, è costretta alla Dad.

Scuola, Dad: la prossima sfida è vaccinare i bambini al 70%

La prossima sfida sarà arrivare alla vaccinazione dei bambini per almeno il 70%. L’obiettivo minimo per il governo sarà coprire la metà dei bambini con il vaccino. E affinché questo avvenga, il ministro della Salute e Palazzo Chigi punteranno su una strategia di comunicazione basata su pediatri e medici di famiglia.

La dose prevista per i bambini under 11 è circa di un terzo rispetto a quella per adulti (10 microgrammi contro 30). Le dosi dovrebbero arrivare in Italia il 22 dicembre, quindi si prevede di cominciare con le somministrazioni già il giorno successivo. Partire a Natale, però, potrebbe ridurre le adesioni iniziali.

Infatti, ieri Pfizer e BioNTech hanno annunciato di voler anticipare la consegna al 13 dicembre, che farebbe partire la campagna circa una settimana prima.

 

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Editor: Susanna Bosio

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