Scuola di St Ives
Dizionario Arte

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Scuola di St Ives, gruppo eterogeneo di artisti, particolarmente attivi dai tardi anni Quaranta ai primi anni Sessanta del Novecento, che si riunivano nel porto peschereccio di St Ives in Cornovaglia. Come Newlyn, St Ives era stato meta di artisti prima ancora della costituzione della scuola (per esempio Sickert e Whistler erano stati qui insieme a dipingere nell’inverno 1883-84), ma rimase sempre un centro di modesta importanza in pittura e scultura fino all’arrivo di Barbara Hepworth e Ben Nicholson nel 1939, due settimane prima dello scoppio della seconda guerra mondiale.

Scuola di St Ives

Essi volevano che i loro figli vivessero in un luogo sicuro fuori Londra e il loro amico Adrian Stokes, che viveva a Carbis Bay (praticamente un sobborgo di St Yves) li aveva invitati ad andare ad abitare presso di lui. Hepworth visse a St Yves per il resto della vita (il suo studio è ora un museo della sua opera) e Nicholson (che aveva incontrato Alfred Wallis in un viaggio a St Yves nel 1928) visse lì fino al 1958.

Il gruppo di artisti

Costituirono il nucleo del gruppo di artisti d’avanguardia che fecero del villaggio un centro internazionale dell’arte astratta. Grazie a questi artisti è nato il termine scuola di St Yves, anche se molti di loro hanno poco in comune dal punto di vista stilistico. Unico punto in comune è l’interesse per la rappresentazione del paesaggio locale, ma in chiave astratta. L’artista di maggior prestigio internazionale fu Naum Gabo, che visse a St Yves dal 1939 al 1946.

Dopo la guerra alcuni pittori astratti si stabilirono lì o nei dintorni, oppure lo frequentarono regolarmente. Tra quelli che vi abitavano ricordiamo Terry Frost e Patrick Heron; tra i visitatori abituali Roger Hilton (che infine si stabilì in Cornovaglia nel 1965), Adrian Heath e Victor Pasmore. Peter Canyon (1918-1964) fu l’unico artista astratto di rilevanza nato a St Yves.

L’epoca di maggiore prosperità

L’epoca di maggiore prosperità della scuola di St Yves finì intorno alla metà degli anni Sessanta, ma il villaggio continuò a essere un centro artistico. Nel 1993 la Tate Gallery vi inaugurò una sede distaccata in cui trovano posto mostre sugli artisti del XX secolo legati al villaggio; una vetrata del museo è di Patrick Heron.

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