Dizionario Arte

Segers, Hercules

Segers, Hercules. Pittore e acquafortista di paesaggi olandese, uno dei più originali ed enigmatici personaggi della storia dell’arte olandese. Il suo nome viene ora scritto anche Seghers, ma Segers era la forma usata da lui e dai contemporanei. Solo alcuni momenti della sua vita sono noti. Studiò con Gillis Van Coninxloo ad Amsterdam e lavorò anche a Utrecht e a L’Aia dove è documentato per l’ultima volta nel 1633. La donna che sicuramente fu la sua seconda moglie viene definita vedova nel 1638. Poco più di una dozzina di dipinti giunti a noi possono essergli sicuramente attribuiti, anche se documenti contemporanei confermano che ne dipinse di più. Nessuna delle opere è datata e la cronologia è difficile da ricostruire. Si specializzò in scene di montagna, fantastiche e visionarie nella concezione ma moderne nel trattamento naturalistico della luce e dell’atmosfera. Sono solitamente di piccolo formato ma suggeriscono lunghe distanze e le rocce frastagliate, i tronchi d’albero frantumati e i cieli minacciosi trasmettono un senso di tragica desolazione. Solo Rembrandt e Van Ruisdael, tra gli artisti olandesi, raggiunsero un simile grado di intensità emotiva nella pittura di paesaggio, e Segers influenzò certamente Rembrandt, che possedeva non meno di otto dei suoi dipinti. Uno di questi, Paesaggio montano (1630 ca, Uffizi, Firenze), oggi il suo dipinto più famoso, venne attribuito a Rembrandt fino al 1871 e potrebbe essere stato da lui ritoccato quando ne era in possesso.
Anche le acqueforti di Segers sono rare (l’ultimo catalogo ne annovera cinquantaquattro, con centottantatré copie conosciute) e sono forse anche più originali dei dipinti. Sperimentò con inchiostri colorati e carte tinte in modo da poter ottenere dalla stessa lastra stampe straordinariamente diverse: una carta scura stampata con inchiostro chiaro poteva trasformare una scena diurna in una indimenticabile scena notturna. Qualche volta stampava su tela sottolineando così l’effetto forte e granuloso dell’opera. Ogni sua stampa era un’opera singola piuttosto che un esemplare di un’edizione commerciale: Van Hoogstraten disse che Segers “stampava dipinti”. Questi lavori sono unici nell’arte europea del tempo e c’è chi dice che alcuni di questi hanno una strana e spirituale parentela con l’arte cinese. La più bella collezione è nella sala delle stampe del Rijksmuseum, Amsterdam.
Nel 1678 Hoogstraten pubblicò una colorita descrizione dell’infelice carriera di Seger, dei suoi disperati esperimenti di incisione e della sua fine in povertà e in preda all’alcol, sostenendo che egli sia morto cadendo intossicato da una scala. Sebbene la descrizione possa sembrare esagerata, Segers ebbe sicuramente problemi finanziari (fu costretto a vendere la sua casa di Amsterdam nel 1631) e sembra probabile che in vita non sia stato molto apprezzato.

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!