geoges seurat
Dizionario Arte

SEURAT, GEORGES

Seurat, Georges. Pittore e disegnatore francese, fondatore ed esponente di spicco del neoimpressionismo. Figlio di genitori agiati, non dovette mai preoccuparsi di guadagnare da vivere e perseguì la sua ricerca artistica senza pensare ad altro.

Nel 1878 entrò nella École des Beaux-Arts di Parigi, ma i suoi studi vennero interrotti dal servizio militare nel 1879. Ritornò a Parigi nel 1880 e per i successivi due anni si dedicò al disegno (fu uno dei più abili e originali disegnatori del XIX secolo, lavorava con aree tonali estese e vellutate e usava il pastello Conté su carta a grana grossa).

Nonostante questa padronanza del bianco e nero, come pittore si rifece agli artisti della tradizione colorista, soprattutto Delacroix e gli impressionisti. Oltre a studiare le opere di questi artisti, Seurat lesse trattati di estetica e scientifici e si pose l’obiettivo di stabilire un sistema razionale per raggiungere quel tipo di effetto di colore vibrante che gli impressionisti avevano raggiunto istintivamente.

Il metodo che ideò:

Il metodo che ideò era quello di collocare sulla tela piccoli tocchi di colore puro producendo un effetto di grande luminosità grazie a questa ‘mescolanza ottica’, meglio che se i colori fossero stati fisicamente mischiati sulla tavolozza.

Nel suo primo grande dipinto Bagnanti ad Asnières (1883-84, rimaneggiato, 1887, National Gallery, Londra), Georges Seurat sperimentò ancora la sua tecnica, ma il suo grande lavoro successivo Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte (1884-86, Art Institute of Chicago), è una matura dichiarazione delle sue idee.

Bagnanti ad Asnières (1883-84, rimaneggiato, 1887, National Gallery, Londra)

 

La Grande Jatte venne esposta all’ultima mostra degli impressionisti nel 1886 e condusse al riconoscimento di Seurat come leader dell’avanguardia. Il critico Félix Fénéon coniò il termine *pointillisme (puntinismo) in riferimento a questo dipinto per descrivere la tecnica che si avvale di una miriade di punti di colore, anche se Seurat preferiva il termine divisionismo.

Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte, Art Institute of Chicago.

 

Dal 1887 Georges Seurat iniziò a volgere la sua attenzione al significato delle linee in pittura, convincendosi che la direzione delle linee possa esprimere specifiche emozioni: le linee orizzontali rappresentano la calma, per esempio, mentre le linee verticali verso l’alto e verso il basso rappresentano rispettivamente felicità e tristezza.

Concretizzò le sue teorie:

Concretizzò le sue teorie in dipinti come Lo Chahut (1890, Rijksmuseum Kröller-Müller, Otterlo). Qui le gambe alzate delle danzatrici che ballano il chahut (una sorta di can-can) esprimono felicità. Seurat morì improvvisamente all’età di trentuno anni, probabilmente di meningite, sebbene il suo amico Signac abbia detto che “si uccise con il troppo lavoro”.

In effetti era così dedito al lavoro e se ne stava così appartato che fino alla sua morte poche persone sapevano dell’esistenza della moglie e di un figlio. La moglie, Madeleine Knobloch, è rappresentata nel dipinto Donna che si incipria (1890, Courtauld Gallery, Londra).

Il lavoro di Seurat fu molto influente:

Il lavoro di Seurat fu molto influente ma i suoi allievi non mostrarono la stessa capacità nell’applicare la teoria né possedevano la stessa ispirazione. I loro dipinti risultano spesso meccanici e manca il suo delicato umorismo satirico.

Per l’abilità di composizione Seurat si colloca al di sopra non solo dei suoi seguaci ma anche di tutti i pittori del tempo. Pianificava le sue opere con straordinaria cura ed esse non hanno niente che somigli al senso del momento che passa, tipico dell’impressionismo; hanno invece un’alta qualità formale e una consapevole dignità che ha permesso di paragonare Seurat a venerati maestri come Piero della Francesca e Poussin.

Nascita: Parigi 1859; Morte: Parigi 1891

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