Dizionario Arte

sezione aurea

Proporzione secondo la quale una linea retta o un rettangolo vengono divisi in due parti disuguali in modo tale che il rapporto tra la parte più piccola e quella più grande sia lo stesso esistente tra la più grande e l’intero. Come il valore matematico del p (pi greco) non può essere espresso con un numero finito, viene quindi approssimato con 8: 13 p 0,618: 1. La proporzione è nota fin dall’antichità (ne parlarono Euclide e Vitruvio) e nel passato molti hanno ritenuto che possieda un valore estetico intrinseco a causa di una presunta corrispondenza con le leggi della natura e dell’universo. Fu molto studiata durante il rinascimento e Luca Pacioli (1445-1514), il più famoso matematico dei suoi tempi, amico di Leonardo e di Piero della Francesca, scrisse un libro sull’argomento intitolato De divina proportione (1509), contenente alcune illustrazioni di Leonardo. Seguendo la tendenza del tempo, Pacioli attribuisce a questa “proporzione divina” varie proprietà mistiche e meriti di bellezza eccezionali, sia nella scienza che nell’arte. Come molti altri dotti del medioevo e del rinascimento, egli era ansioso di armonizzare il sapere dell’antichità pagana con la fede cristiana e nel capitolo in cui giustifica la scelta del titolo spiega che questo rapporto non può essere espresso da un numero e perciò, essendo oltre ogni definizione, è simile a Dio “occulto e segreto”; inoltre questa proporzione di ‘tre in uno’ è simbolo della Santissima Trinità.

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