La sfilata Saint Laurent AI 22/23: la seduzione dell’essenziale
Erotismo e semplificazione, la sfilata di Saint Laurent AI22/23 di Anthony Vaccarello
Sul consueto sfondo della Torre Eiffel, in una galleria inizialmente fiocamente illuminata sfila la AI 22/23 di Saint Laurant. Questa collezione di Anthony Vaccarello per YSL sembra essere uscita dal film Matrix. C’è un alone di mistero e inquietudine, smorzati dalla sensualità che ha da sempre contraddistinto il marchio. Ma questa volta sensualità ed erotismo poco o nulla hanno a che vedere con il corpo e con la nudità. Riguardano piuttosto l’attitude, chi sei. In altre parole, Vaccarello torna agli insegnamenti di Monsieur Yves e ci ricorda che per essere sensuali basta un tailleur nero. è un ritorno all’essenziale, alla pulizia e all’equilibrio dopo anni vissuti tra la volontà di trovare una dimensione domestica e un voler con forza riprendere la vita all’esterno.
La sfilata Saint Laurent AI 22/23: erotismo velato
Il corpo è nascosto, sono ridotti al minimo scolli, spacchi e trasparenze. Si esagera solo nei volumi dei capi spalla. La palette di colori è poco più che bicromatica. L’intera collezione è in bianco e nero e ha giusto qualche sfumatura di marrone. Sembra esserci finito quasi per caso un abito da sera aderentissimo in verde scuro con drappeggi sui fianchi. In passerella sfilano abiti monacali ma non mortificanti. Sono, infatti, in grado di esprimere tutta la potenza e l’audacia del corpo che lo indossa. D’altronde lo stesso Yves Saint Laurent ha detto: “Chanel ha liberato le donne e io le ho conferito potere”.
A ricordarcelo sono proprio le pellicce su corpi nudi, le gonne in chiffon svolazzante abbinate con blouson di pelle, leggins aderentissimi e pellicce crop. Però, a fare la differenza è il dettaglio e questo Vaccarello lo sa bene. Maxi gioielli bold in oro adornano e sdrammatizzano look essenziali e monocromatici. Un indizio: grandi orecchini e bracciali bombati in oro potrebbero essere il must have della prossima stagione.
Alla fine della sfilata, con fare quasi imbarazzato, Anthony Vaccarello percorre la passerella e ringrazia gli ospiti in front-row, tra questi l’attrice Catherine Deneuve (volto di recenti campagne del marchio) e il patron di Kering, Pinault.
di Flavia Iride
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