Sharon Stone su Bumble
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SHARON STONE SU BUMBLE: AMARA SOLITUDINE

Da diva del cinema a donna sola? La storia di Sharon Stone su Bumble la dice lunga sulla nostra società.

Nessuno potrà mai dimenticare la scena in Basic Instinct in cui, sensualmente e senza biancheria intima, accavalla le gambe: un turbinio di emozioni che ha stravolto intere generazioni. Ma oggi, la protagonista della scena, Sharon Stone, da oggetto del desiderio è passata a donna in cerca di compagnia su Bumble.

E sociologicamente, il suo approdo sul noto social network ci racconta lo spaccato di una società sempre più isolata.

Sharon Stone in Basic Instinct
Sharon Stone in Basic Instinct

Per l’attrice americana trovare un partner nella vita di tutti i giorni  non sarebbe certamente un problema. A sessantuno anni, la diva di Hollywood conserva un sex appeal inalterato, in barba all’uso estremo della chirurgia plastica.

Il dato che più lascia sorpresi, però, è l’uso di un sito per incontri.

Sharon Stone bannata, per sbaglio, da Bumble

Sharon Stone su Bumble
Il commento della Stone su Twitter

La notizia è circolata sul web attraverso un tweet della Stone. “Mi sono iscritta su Bubble e mi hanno chiuso l’account. Alcuni utenti hanno riferito che potrei non essere io. Ehi, Bumble, mi state escludendo? Non lasciatemi fuori.

Poco dopo, la splendida attrice è stata riammessa nella community di Bumble. E con tanto di scuse.

L’uso dei Social Network e l’alienazione dell’individuo

A tal proposito, Zygmunt Bauman afferma che “I social Network sono una trappola“.

Il padre della sociologia moderna, infatti, pone l’attenzione sugli interscambi personali, adducendo “i rapporti umani sono diventati effimeri“.

Zygmunt Baumant

E ancora, rincarando la dose: “La questione dell’identità è stata trasformata in qualcosa a cui è stato dato un compito: è necessario creare la tua comunità. Ma non si crea una comunità: o ce l’hai o no; ciò che i social network possono creare è un sostituto […] La gente si sente un po’ meglio, perché la solitudine è la grande minaccia in questi tempi di individualizzazione.”

Insomma, Bauman ci racconta di una società liquefatta; che ha perduto ogni contatto con la realtà. Limitati nelle nostre insicurezze, l’uso dei Social ci aiuterebbe ad acquisire più sicurezza in noi. Ma nulla di più falso potrebbe essere affermato, oggi.

Il problema vero, infatti, sono proprio questi siti: trappole per le vittime. Donne e uomini che spesso sono catturati in una ragnatela più fitta e insidiosa di quanto si creda.

 

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