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Unione Europea Si è concluso l’incontro con la Cina 22

Nella giornata di venerdì 1 aprile si è svolto il summit internazionale tra Unione Europea e Cina

Al 23esimo summit tra la UE e la Cina hanno preso parte il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il primo ministro cinese, Li Keqiang,

e il presidente della Cina, Xi Jinping. Ha partecipato anche l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affare esteri Josep Borrell. Nella mattina si sono svolti gli incontri con il premier cinese Li, mentre nel pomeriggio è intervenuto Xi Jinping.

I temi del summit tra l’Unione Europea e Cina

Il tema centrale attorno a cui è ruotato tutto il summit è, ovviamente, la guerra in Ucraina e la “drammatica crisi umanitaria creata dell’aggressione della Russia”. Altro tema fondamentale è la ripresa e lo sviluppo dei rapporti bilaterali degli interessi comuni, tra cui li cambiamento climatico, la biodiversità e la salute.

Per quanto riguarda il commercio, la UE ha spinto per un rapporto più equilibrato. L’Unione Europea, tramite i propri alti rappresentati, ha messo pressione affinché la Cina si impegni nel rispetto delle regole internazionali e di valori universali.

L’intervento di Michel

“Stiamo vivendo la più drammatica situazione in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale. L’Ue e la Cina sono d’accordo: questa guerra è una minaccia alla sicurezza e all’economia globale. Questa instabilità non è nei nostri interessi, né della Cina né della UE”, ha affermato il presidente Michel.

Michel ha anche parlato delle sanzioni che l’occidente ha imposto alla Russia: “Ogni tentativo di aggirare le sanzioni o sostenere la Russia prolungherà  la guerra e non è nell’interesse del lungo termine. Saremo vigili contro ogni tentativo di eludere le sanzioni”.

von der Leyen

“Abbiamo avuto uno scambio molto franco. Questo è un momento fondamentale non solo per il nostro Continente, ma per le relazioni tra il nostro Continente e il resto del mondo. Quello che stiamo vivendo è un disastro umanitario che la Russia ha scelto di portare avanti. È nelle responsabilità della Cina, come membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, indirizzare quanto sta succedendo“, ha affermato la presidente.

La von der Leyen ha incalzato: “L’equidistanza non è sufficiente, serve un impegno attivo. Ci deve essere il rispetto del diritto internazionale e della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.

Li Keqiang e Xi Jinping

Il premier cinese Li Keqiang ha affermato che la Cina ha sempre cercato la pace, ha promosso i negoziati e che vuole giocare un ruolo costruttivo assieme alla comunità internazionale.

Ricordiamo che la Cina non ha mai condannato ufficialmente la Russia per l’invasione e ha sempre avuto un atteggiamento ambiguo.

Xi ha notato che “la crisi in Ucraina si è aggiunta alla lunga pandemia del Covid-19 e a un’incerta ripresa economica globale“. Cina e Ue, quali “grandi forze, grandi mercati e grandi civiltà, devono aumentare la comunicazione sulle questioni su pace e sviluppo globali”. Il presidente cinese si è detto rammaricato per la situazione in Ucraina e che la posizione della Cina è sempre stata coerente e chiara.

Ha aggiunto che: “la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace, ha emesso giudizi indipendenti, ha sostenuto il mantenimento del diritto internazionale e delle norme fondamentali universalmente riconosciute delle relazioni internazionali, ha aderito agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite e ha sostenuto una sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile”.

 

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